Santuario della madre della Misericordia in val di Sacco di Grosio

Gabriele Antonioli

 

Il santuario della Madonna della Misericordia, localmente noto come "Madòna de val de Sach", si trova al termine del ramo occidentale della Valgrosina, a quota 1958 metri. L’attuale edificio fu iniziato nel 1888 utilizzando come presbiterio la vecchia cappella del 1836 e completato nel 1919 con l’ampliamento dell’abside e il conseguente inglobamento della roccia sulla quale, secondo la tradizione, sarebbe apparsa la Madonna. A fianco della chiesa, imponente e decorosa, venne eretta nel 1908 la torre campanaria, che riecheggia con due ordini di bifore lo stile del campanile parrocchiale di Grosio. La torre fu perfezionata nel 1955 con l’innalzamento della cupola a lanterna e dotata di un concerto di tre campane fuse nella locale fonderia Pruneri.

Il santuario è anche noto col titolo di Madonna del Muschio in quanto, secondo la tradizione locale, la Vergine, apparsa ad un pastore bergamasco durante un furioso temporale, lasciò impressa la sue effigie su una roccia ricoperta di muschio. La devozione, diffusasi subito in paese dove si era miracolosamente arrestata una grave peste bovina, riprese vigore nel 1836 a seguito di un voto fatto dalla comunità di Grosio per l’epidemia di colera.

All’epoca dell’ampliamento del presbiterio, in sostituzione dell’effigie originaria, fu esposto alla venerazione dei fedeli il quadro che tuttora campeggia sopra l’altare maggiore. Si tratta di una tela realizzata nella prima metà del 1800 raffigurante la Madonna che regge il bambino benedicente. Nel 1933 il vescovo di Como Alessandro Macchi incoronava la Madonna e il bambino con due diademi d’oro tempestati di rubini e nel 1940 ritornava processionalmente alla chiesa alpina per consacrarla a santuario.

La frequentazione del santuario, in considerazione della sua dislocazione, si limita ai mesi estivi durante i quali si celebra la Messa quasi tutte le domeniche. Oltre all’Assunta, che è la festa principale, assumono rilevanza le feste di apertura e di chiusura dell’alpeggio che si collocano, in linea di massima, rispettivamente a fine giugno e a fine settembre. I pellegrini trovano un punto di accoglienza e di ristoro in un edificio dignitoso, chiamato "Chè dela gésa", gestito dalla fabbriceria di val di Sacco.

  

Per informazioni: tel. 0342 847217.

Bibliografia

La madonna del Muschio madre della Misericordia e il suo santuario in Valdisacco, Padova 1942.