garlasco0.jpg (37502 byte)Si trova a un chilometro da Garlasco sul tracciato dell'antica strada che dalla valle del Ticino portava al paese. Il luogo, allora incolto e sabbioso, prendeva il nome dal termine dialettale "bosla", cioè un fitto insieme di cespugli di biancospino, che coprivano la zona. .Si fa risalire l'origine del Santuario alla II metà del I400 (tra il 1460 e il 1483), quando nel luogo, ove sorge la chiesa attuale, si trovava una cappelletta con l'immagine della Madonna in trono che sorreggeva con il braccio sinistro il Bambino e con la mano destra un libro.

Qui per tradizione apparve prima del I483 la Madonna che guarì una ragazza muta. Qualche mese dopo fu eretta una chiesa. Diventata quest'ultima insufficiente per il concorso cospicuo dei fedeli, nei primi anni del 1600 si iniziò la seconda chiesa, orientata in modo di far rimanere l'immagine prodigiosa sopra l'altare maggiore, senza spostarla dal luogo del miracolo. L'attuale presbiterio e lo spazio sottostante la cupola del Santuario corrispondono alla primitiva chiesa. Nel 1662 si innalzò il campanile. Nel 1705 si costruì il braccio destro; nel I7I9 fu sovralzato il presbiterio; nel I720 si innalzò la cupola ottagonale. Nella seconda metà del I700 si dedicò l'altare maggiore in sostituzione di quello precedente giudicato troppo modesto. In questo periodo si costruirono due cappelle chiuse da cancellate; a sinistra la cappella del S. Sepolcro con le statue dei "pietosi", detti in dialetto: "Caragnòn dla Bòsla"; a destra la Natività di Gesù con le statue del Presepe. Nel 1856 venne ultimato il braccio sinistro. Nel 1860 si allungò la navata centrale, che consentì all'edificio di assumere la forma di croce greca. Nel 1890 si iniziava la costruzione della nuova facciata su disegno del Cav. Don Ercole Marietti, completata poi dall'ing. C. Nava tra il 1896 ed il 1898.

Nel 1927 furono attribuiti al Santuario il titolo e i privilegi di Basilica minore, su richiesta dell'arc. di Vigevano mons. A. Giacinto Scapardini. Nel 193I sempre ad opera dell'arcivescovo Scapardini, e per concessione speciale del Capitolo Vaticano, l'immagine miracolosa fu solennemente incoronata, nella ricorrenza del XV° centenario del Concilio di Efeso ( 431 d. C. che proclamò la divina maternità di Maria Santissima). Nel 1939 il Santuario fu dotato di un grandioso organo liturgico. Nei 1971 furono tolte le cancellate delle cappelle laterali e le statue del Presepe e dei "Caragnòn" furono sistemate nel braccio destro e sinistro; le stesse in tempi successivi vennero definitivamente rimosse. L'11 febbraio 1977 il Santuario fu eretto a Parrocchia, canonicamente sotto il titolo di S. Silvestro I Papa. Nell'anno 1990, mons. G. Locatelli, Vescovo della Diocesi di Vigevano, affida all'attuale rettore don Gregorio Vitali l'incarico di seguire i lavori di completo restauro del Santuario, riportandolo all'antico splendore. Esso si avvia al Giubileo del 2000 che lo vedrà Chiesa di riferimento per tutta la Diocesi. E' prossima la realizzazione della galleria nella quale collocare il gruppo delle statue settecentesche dei "caragnòn", già completamente restaurate, unitamente ai quadri degli ex voto, rimossi in passato da dietro l'Altare Maggiore. E' in progetto la realizzazione di un luogo di preghiera, ove radunare i pellegrini in particolari circostanze, sotto il sagrato antistante la chiesa.

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