SECONDA CAPPELLA - LA VISITAZIONEvarese15.jpg (43210 byte)

II MISTERO DEL GAUDIO CRISTIANO  ..."In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!"...(Luca 1, 39-42)


La seconda Cappella sorge sulla destra del vialone che in questo tratto si restringe. La costruzione, a pianta rettangolare con il lato maggiore lungo il vialone, si alza nella parte inferiore a forma di parallelepipedo ed in quella superiore a forma di prisma.

E' una cappella dalla forma pura, rinserrata tra lesene, con facciata a quattro colonne ioniche addossate, che nel progetto originale dovevano formare il pronao. Modificata, fu così costruita alzando le fondamenta dalla valle su un alto basamento, eretto fino a filo della strada, per favorire la veduta della Terza Cappella e la salita delle processioni. Sopra le colonne si eleva un timpano, nei cui intervalli si aprono le finestre. Ai quattro angoli si elevano guglie a piramide terminanti con piccola sfera. Sulla parete a mezzogiorno si ammira una meridiana sorretta da angioletti in volo. Sotto è adornata da un affresco, ormai quasi invisibile, con i laghi e i monti che si configurerebbero con quelli della Val Ceresio.

L'interno rappresenta la visita di Maria a Santa Elisabetta nel momento dell'incontro all'ingresso della casa. Si notano Zaccaria, il Profeta, in posizione di accoglienza; S. Giuseppe, appoggiato ad un bastone, segue a breve distanza. Altri personaggi assistono all'incontro: un ragazzo regge il fardello degli ospiti sulle spalle e tiene l'asinello per la cavezza; un cieco seduto sui gradini della casa suona un violino; un viandante riceve acqua da un servo; due giovanette, alla sinistra di Elisabetta, parlano tra loro; un cagnolino gioioso completa la scena. Gli affreschi raffigurano una casa ricca di ornamenti, fra i pilastri si osserva un paesaggio montano; a destra il profeta Geremia ed a sinistra Isaia, più sotto il Re Davide a destra e S. Giovanni Battista a sinistra. Nella lunetta in alto Zaccaria nel Tempio e l'Angelo annunciante che gli appare.

Lavori: 1605 (?) - 1607.varese14.jpg (42423 byte)

Progetto e direzione dei lavori: architetto Giuseppe Bernascone.

Iscrizione sul timpano: "Intravit in Domun Zachariae et salutavit Elisabeth", ossia: "Entrò nella casa di Zaccaria e salutò Elisabetta".

Sculture: di Francesco Silva, XVII secolo, di Morbio Inferiore, (12 statue in terracotta dipinta).

Pitture: di Paolo Ghianda di Como (gli affreschi sono datati 1624).

Da osservare: l'effetto degli affreschi che consente una visione ampia.

Parecchi sono stati restaurati nel tempo. L'ultimo globale restauro è stato inaugurato il 25 marzo 1987 con il totale contributo di una Famiglia Varesina.