PRIMA CAPPELLA- L'ANNUNCIAZIONE
I MISTERO DEL GAUDIO CRISTIANO ..."Entrando da Lei disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con Te". A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine"... (Luca 1, 28-33)
La costruzione all'interno si presenta ad imitazione della Santa Casa di Loreto e povera come la casa di Nazareth. L'edificio, a base rettangolare, è contornato da un ampio porticato che si sviluppa su tre lati; le colonne abbinate sono di ordine ionico ed appoggiano su zoccoli quadrangolari, tramezzati da balaustre; l'insieme si alza a forma di parallelepipedo. Sull'architrave è scritta in latino l'Ave Maria nella parte iniziale: "Ave, gratia plena, Dominus tecum, benedicta tu in mulieribus".
Si ammira l'interno per mezzo di cinque finestre-tabernacolo protette da inferriate di ferro con borchie in ottone tornito e ramato. Le finestre portano motti latini incisi nello stipite; la finestra della facciata è un'imitazione di quella della Santa Casa di Loreto.
L'interno, dalle nude pareti, contiene due sole statue di terracotta: la Madonna e l'Angelo; furono offerte dagli abitanti di Orta. Una colomba, in alto, raffigura lo Spirito Santo.
Le suppellettili dovevano essere simili a
quelle dell'epoca in cui visse Maria, ma poi si utilizzarono quelle seicentesche offerte
dalla famiglia milanese Archinti, che offrì anche un prezioso manto - distrutto dal tempo
- per la Madonna ed un cuore d'oro. La cappella deve essere ancora restaurata.
Lavori: 1605 (25 marzo, venerdì, posa della prima pietra) - 1609.
Progetto e direzione dei lavori: architetto Giuseppe Bernascone.
Iscrizione sul timpano: "Missus est Angelus Gabriel ad Mariam Virginem", ossia "l'Angelo Gabriele fu mandato alla Vergine Maria".
Sculture: di Cristoforo Prestinari. (Costruite in Novara, poste nella cappella nel 1610. Restaurate nel 1981).
Da osservare: l'arredamento, il camino, le scarpe. Da ammirare il drappeggio degli abiti di Maria e dell'Angelo.