UNDICESIMA CAPPELLA - LA RISURREZIONE
I MISTERO DELLA GLORIA CRISTIANA ..."Ma l'Angelo disse alle donne: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. E' risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E' risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l'ho detto". Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annunzio ai suoi discepoli"...(Matteo 28, 5-8)
L'undicesima cappella, a sinistra, appare rialzata rispetto al vialone e vi si accede attraverso una gradinata. La costruzione ha forma rettangolare con un'abside semicircolare ed un pronao rettangolare di analoga larghezza. Nella parte superiore si sviluppa a parallelepipedo comprendendovi il volume del pronao; ciò per avere un alto ed ampio spazio necessario per raffigurare la Risurrezione.
L'interno è visibile da tre grandi finestre
protette da inferriate. La finestra centrale risulta incassata rispetto alle due laterali;
pare indurre e condurre il visitatore a contemplare Gesù che risorge. Ai lati delle
finestre sono dipinti due Profeti: Mosè e Davide; sopra la finestra centrale è un
affresco policromo raffigurante un angelo con un cartiglio recante la scritta: "Resurrexit,
sicut dixit". L'interno mostra il sepolcro scoperchiato di Gesù e le
guardie, o cadute a terra, o impaurite, o dormienti. Gesù splende nel cielo.
Le pareti, divise in riquadri, raffigurano tra l'altro:
-San Tommaso che allunga la mano verso il costato di Gesù;
-Gesù risorto che appare alla Madonna (S. Ambrogio nel IV secolo parlò di tale avvenimento non riscontrabile nei Vangeli - questa è la grande scoperta durante il restauro -);
-Gesù che si accompagna ai discepoli sulla
via
di Emmaus;
-Pietro che cammina sulle acque.
In basso è raffigurata la Risurrezione dei corpi. Nella cupola è affrescato il Paradiso.
Lavori: sembrano ultimati per la parte edilizia nel 1622 o nel 1623.
Progetto e direzione del lavori: architetto Giuseppe Bernascone.
Sculture: Francesco Silva modellò le nove statue in opera fin dal 1622.
Pitture: Isidoro Bianchi da Campione, allievo del Morazzone, affrescò la cappella (verso il 1650). Poloni nel 1926 affrescò un inserto nella volta (si noti la linea chiara divisoria).
Da osservare: le inferriate di fine fattura e ritenute, a ragione, le migliori di tutta la Fabbrica; le statue cd in particolare il Cristo Risorto e la cupola.
Il restauro è stato inaugurato il 22 giugno 1991; il geometra Caravati ha offerto tutto il lavoro della sua impresa e il prof. Lotti parziale offerta del lavoro del suo studio.