SETTIMA CAPPELLA - LA FLAGELLAZIONEvarese31.jpg (57400 byte)

II MISTERO DEL DOLORE CRISTIANO  ..."Allora Pilato fece portare Gesù e lo fece flagellare. E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un mantello di porpora; quindi gli venivano davanti e gli dicevano: "Salve, re dei Giudei!" E gli davano schiaffi. "....(Giovanni 19, 1-3)


All'altezza di questa cappella il vialone piega a destra e consente di ammirare l'ormai vicino paese di Santa Maria del Monte e, a valle, la pianura, i laghi e le lontane Alpi. La Cappella detta "del Morazzone" per gli affreschi da lui eseguiti, è celebre anche per le parti architettonica e scultorea.

La costruzione, a pianta circolare, presenta un pronao rettangolare al quale si accede attraverso una scalinata. Verso l'alto la Cappella si sviluppa in corpo cilindrico: termina con una piramide con sfera e croce in ferro. Fu costruita a spese dei fratelli Francesco e Gerolamo Litta che seguirono personalmente i lavori e chiamarono il pittore Pier Francesco Mazzucchelli e lo scultore Martino Retti. Sul timpano della Cappella c'è lo stemma dei Litta; le statue sul frontone raffigurano al vertice una "Pietà" di notevole valore artistico che sarà portata al coperto e sarà sostituita da una copia, ai lati due angeli con fiaccola. Nelle nicchie, sopra i finestroni, sono raffigurati in pietra i santi onomastici degli offerenti: a sinistra S. Francesco ed a destra S. Gerolamo, opere di F. Retti. La volta del pronao ‚ divisa in parti da stucchi e presenta affreschi relativi al Mistero della cappella: nella lunetta è raffigurato un Profeta.

L'interno, visibile da finestre munite di inferriate, mostra Gesù legato alla colonna mentre i suoi flagellatori, dall'espressione perfida, si danno da fare perché nessuna sofferenza Gli sia tralasciata. Sulle pareti spiccano le opere del Morazzone che dipinse i seguenti episodi: "Cristo davanti a Caifa" - "Cristo e Barabba mostrati al popolo" e "Cristo spogliato e trascinato alla flagellazione". Nelle scene laterali sono raffigurati i due fratelli Litta inginocchiati, uno per parte. Ai lati delle finestre sono varese30.jpg (34531 byte)dipinti angeli e angiolotti.

Lavori: iniziata nel 1606, fu la prima ad essere ultimata nel 1609.

Progetto e direzione dei lavori: architetto Giuseppe Bernascone.

Iscrizione sotto il timpano: "Domino Nostro Jesu Christo flagellis caeso..." ossia "Dedicata a Nostro Signore Gesù Cristo percosso con i flagelli...".

Sculture: di Martino Retti (8 statue di terracotta "piena" dipinta) e Francesco Retti per le sculture in pietra.

Pitture: di Pier Francesco Mazzucchelli detto "il Morazzone" (dal suo paese natale).

Da osservare: i dipinti, in particolare gli angeli ed il Cristo e le sculture in pietra.

I restauri effettuati con contributo parziale del Banco Lariano, sono stati inaugurati il 15 ottobre 1988.