LA NICCHIA O "GROTTA" DELLE BEATEvarese28.jpg (27476 byte)

Tra la sesta e la settima cappella, sulla destra del vialone, in una piccola grotta, in parte artificiale, si vedono le statue della due Beate: Caterina Moriggia da Pallanza e Giuliana Puricelli da Verghera (Samarate), fondatrici del Monastero di Santa Maria del Monte.

Le due Beate non vissero in preghiera in questo luogo, ma sul Monte: il loro romitaggio è nell'interno del Monastero, nella parte della clausura e non è, pertanto, visibile e visitabile. La nicchia delle Beate, collocata lungo la Via Sacra, rappresenta un richiamo alla preghiera e ricorda l'origine del Sacro Monte ai pellegrini. Le statue delle Beate sono modellate in terracotta, probabilmente sono opera del Silva.  La grotta contiene anche vari resti di animali, di frutti, di pane e di un libro tutti in terracotta. Sono presenti anche tre reali oggetti fittili d'epoca: una ciotola, un piatto e una brocca ed altri oggetti di epoche diverse.

varese29.jpg (41404 byte)La statua della Beata Giuliana fu donata dalla città di Busto Arsizio e fu collocata nel 1655. Sulla volta della "Grotta" in alto un piccolo affresco rappresenta uno squarcio di cielo luminoso verso il quale le beate rivolgono lo sguardo.

Caterina Moriggia nacque da nobile famiglia a Pallanza, sul Lago Maggiore, nel 1437. Rimasta orfana, fu allevata da una lontana parente fin quando, a soli 14 anni, si votò alla vita monastica. In seguito a una visione si ritirò, nel 1452, sul Sacro Monte di Varese in romitaggio. Due anni più tardi giunse al Sacro Monte, accolta come conversa, Giuliana Puricelli, umile contadina nata nel 1427 a Verghera, nel Varesotto: le due Beate iniziarono così la comunità delle Romite. Altre giovani si unirono in seguito a Caterina e Giuliana, fin quando - nel 1476 - furono abbandonate le grotte e fu fondato un monastero claustrale. Caterina morì nel 1478, Giuliana nel 1501: furono proclamate Beate nel 1769 da Papa Clemente XIV.