CHIESA DELL'IMMACOLATA

varese7.jpg (31254 byte)Si trova sulla sinistra della strada per chi proviene da Varese. La volle Padre Aguggiari che raccolse la richiesta di alcuni benefattori desiderosi di avere in quel luogo la celebrazione della Santa Messa. Di fatto essa rappresenta l'inizio della via Sacra del Rosario.

La Chiesa è costruita a forma circolare con abside e con sviluppo della parte superiore a volume cilindrico, terminante a cupola con lanterna sovrastante, sormontata da una croce in ferro; ha un pronao rettangolare tripartito con colonne ioniche. Vi si accede attraverso una breve scalinata delimitata da balaustra a colonnine. I battenti della porta d'ingresso sono muniti di due piccole inferriate che permettono di guardare all'interno a porta chiusa. Ignoti prepararono l'altare, la balaustra di marmi policromi intarsiati, il cancelletto in ferro e le inferriate.

Le pareti interne sono divise in parte da lesene, nelle quali si aprono nicchie con statue. Le statue di terracotta raffigurano i Dottori della Chiesa che difesero il Dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Le statue di destra, partendo dall'Altare verso l'uscita, sono di S. Ambrogio, S. Agostino, S. Anselmo, S. Tommaso d'Aquino; quelle di sinistra: S. Gerolamo, S. Bonaventura, S. Bernardo, S. Vincenzo Ferreri.Gli affreschi, a quadro con cornice a stucco, che sormontano le nicchie, raffigurano i simboli e le virtù di Maria. L'affresco a quadro sopra la porta d'ingresso rappresenta il Concilio di Trento dove Vescovi e Dottori della Chiesa si riunirono per combattere gli errori dei protestanti, per definire dogmi e per operare una riforma ecclesiastica. I dipinti della cupola raffigurano Angeli in volo.

Sull'altare troneggia la statua della Madonna Immacolata che, sulla mezzaluna, schiaccia il drago infernale con i piedi. Angioletti le reggono una corona sul capo ammantato di fulgidi raggi di sole. Sopra l'altare, nella tazza, un affresco rappresenta la S. Trinità.

Lavori: 1604 - 1609.

Progetto e direzione dei lavori: architetto Giuseppe Bernascone.

Dedica: "Immaculatae Virginis Mariae Conceptioni MDCIX".

Sculture: di Francesco Silva di Morbio.

Pitture: dei fratelli Lampugnani di Legnano (terminate nel 1624).

Da osservare: monocromi esterni; a sinistra S. Francesco d'Assisi, a destra S. Giovanni Battista; i dipinti della volta (un angelo tiene incatenato un drago con sette teste, simbolo dei sette vizi capitali dai quali Maria fu immune); le statue dei dottori.

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