All'esterno questa Chiesa quattrocentesca rivela un primitivo nucleo romanico, avvertibile chiaramente nel campanile, nella prima cappella a sinistra e nella profonda abside monastica posta in capo a due crociere goticheggianti.
All'interno, pur con innovazioni barocche, non è stato alterato del tutto il senso dei primitivi volumi romanico - rinascimentali. Senza dubbio l'aspetto attuale non è certo quello primitivo avendo subìto - come del resto tante altre chiese- le conseguenze delle mutate esigenze.
Entrando a sinistra c'è la Cappella del Crocifisso con la "Crocifissione", riportata nella parete di fondo al di sopra dell'altare, risalente alla fine del 1300 con una serie di affreschi: l'Annunciazione, la Natività e figure di Profeti.
Le più ampie Cappelle dell'unica navata davanti al presbiterio sono
ambedue dedicate alla Vergine: Madonna dell'Addolorata, a
sinistra e Madonna del Carmine, a destra.
Esistono poi due zone della Chiesa ricche di affreschi e poste a fianco della Cappella della Madonna del Carmine chiamate della "Sacra Famiglia" e della "Pietà".
Davanti all'arco trionfale sono sistemati due altari rispettivamente dedicati a Santa Teresa e al Sacro Cuore.
Oltre al bell'organo risalente al 1671, l'interno del Santuario mostra componenti di arte lignea intarsiati di particolare bellezza datati 1687 e attribuiti al valente artista varesino, Bernardino Castelli, quali la cantoria lignea, i confessionali e il pulpito, recentemente restaurati e restituiti alla loro primitiva bellezza.
Il visitatore, entrando in questo Santuario Mariano, rimane colpito dall'esuberanza ornamentale della Chiesa impreziosita ancor di più dalla recente scoperta di altri affreschi, in occasione dei recenti importanti restauri iniziati nel 1987.