Nel titolo di "Santa Maria"
si esprime la dedicazione alla Vergine, dedicazione prediletta delle terre ambrosiane e
che fu affermata tra le genti alpine contro quegli eretici i quali per lago si
trasferivano da Lugano a Mendrisio, a Como, a porto Ceresio, a Varese e poi a Milano e che
percorrendo tali acque passavano davanti a quel baluardo di fede quale era il Santuario di
Santa Maria dei Ghirli.
Tramite il Santuario si vuole testimoniare il rango privilegiato di una chiesa particolare che è il centro di devozioni di tutte la gente della zona di Campione e si vuole significare un ex voto degli abitanti, per rendere grazie a Dio e mettersi sotto la protezione della Madonna.
Il Santuario della Beata Vergine dei Ghirli perdurò nella fattezza che videro e descrissero sia il Borromeo che il Giletti fino al 1623, quando don Roberto Rusca, Vicario e Curato di Campione, fece innalzare una tribuna sopra la Chiesa.
PREGHIERA
Santa Maria Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e limpido come acqua di sorgente.
Ottienimi un cuore semplice, che non si ripieghi ad assaporare le proprie tristezze; un cuore magnanimo nel donarsi, facile alla compassione; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun bene e non serbi rancore di alcun male.
Formami un cuore dolce ed umile, che ami senza esigere di essere riamato; un cuore grande e indomabile, così che nessuna ingratitudine lo possa chiudere e nessuna indifferenza lo possa stancare; un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo, ferito dal Suo amore con una piaga che non rimargini se non in cielo. Amen.
(L. DE GRANDMAISON)