L'immagine venerata nel Santuario della Riva ad Angera, che rappresenta la Madonna che allatta il Bambino, è del 1443, ma è nota per un evento miracoloso avvenuto il 27 giugno 1657.

Il Santuario, costruito sul luogo del miracolo, è divenuto centro della devozione mariana non solo degli abitanti di Angera ma anche di tutte le popolazioni circostanti.

Il miracolo è descritto dal Prevosto Aicardo e dal Coadiutore Gatto nel Registro dei Battesimi, Morti, Matrimoni e Cresime 1678-1704: "Nel 1657 alli 27 giugno seguì il miracolo di sudor sangue, che si vede dalla fronte della Beata Vergine, quale era sopra d'un muro laterale della porta che serviva alla Casa Berna. Così, come si costuma di preferire, avevano fatta la ghirlanda di fiori alla suddetta effigie le diverse donzelle di Angera. Ed una donna che era solita passando avanti inginocchiarsi a salutare con l'Ave Maria la divina Immagine, osservava che mandava dalla faccia il sangue e poi sangue ancora. La donna, intimorita dal fatto, gridò al miracolo. Intervenne il Prevosto Sig. Giorgio Castiglioni, il quale asciugò il sangue miracoloso con un bianco lino".

Il fatto fu presto portato a conoscenza dell'Arcivescovo di Milano, Mons. Alfonso Litta, che delegò Mons. Pordenone, canonico della Metropolitana, e il Cancelliere Sig. Bupietti a compiere una accurata inchiesta, in seguito alla quale il fatto fu dichiarato miracoloso dall'autorità ecclesiastica, che approvò la speciale venerazione della Effigie della Madonna e diede la sua autorizzazione a costruire il Santuario a ricordo del miracolo avvenuto.

I documenti conservati nell'archivio parrocchiale danno testimonianza di tre grandi grazie ( 6 giugno 1745; giugno 1746; 16 ottobre 1747) ottenute dalla Madonna della Riva e i numerosi "ex voto", posti nell'abside del Santuario, sono la prova di numerose altre grazie ottenute dalla gente nel corso di questi tre secoli per l'intercessione della Madonna della Riva.

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Vergine pietosissima, che a risvegliare la fede, a richiamare ai piedi del Vostro divin figliuolo questo popolo, voleste con atto di speciale predilezione e con mirabile prodigio sudar sangue da questa divota vostra Immagine, umilmente prostrati dinanzi e Voi, con tutto l'affetto vi scongiuriamo, per l'amore vivissimo che sempre ne avete dimostrato, a voler rivolgere ancora sovra di noi gli occhi vostri misericordiosi. Deh! In questa tristezza di tempi, otteneteci dal Cuor dolcissimo del vostro figlio Gesù, una fede sempre più viva, un ardente amore per Gesù, per Voi, per la Chiesa; fate con la potente vostra intercessione che questa Parrocchia non venga meno giammai alla franca professione della nostra santa religione; difendetela da ogni nemico, sia vostra, a voi sempre cara.Esauditeci nei particolari bisogni per i quali vi preghiamo: siate sempre la nostra madre, la nostra salute. Così sia.

A chi reciterà devotamente questa preghiera concediamo per una volta il giorno l'indulgenza di 200 giorni.

10 Febbraio 1904           †ANDREA C. Card. FERRARI