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Alla Madonna nera di Tresivio sono state dedicate molte tabelle e quadri votivi che testimoniavano la grande devozione dei fedeli di tutta la Valle per le numerose grazie ricevute.

 

Alfredo Corti, illustre tresiviese e professore emerito dell’università di Torino, nel 1969 concluse "Tresivio in Valtellina e la sua Santa Casa" con :"Ma i Valtellinesi attendono, ansiosi, che gli auspicati restauri affrettino la riapertura al culto del loro glorioso Santuario Mariano, eretto-solenne-sul colle, dove la natura sfavilla nell’incanto della catena Orobia, screziata di scintillanti ghiacciai, del lontano e aereo Adamello, del verde collo d’Aprica, della splendente abetaia dell’antica Teglio, signoresca e turrita."

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Papa Giovanni Paolo Il, nella Sua visita a Como, domenica 5 maggio 1996, allo stadio, durante la recita del "Regina coeli", rivolto ad una folla immensa, definendo i Santuari mariani della nostra diocesi "sentinelle della fede" e quello ".... della Santa Casa di Loreto a Tresivio, monumento di arte e di fede sincera, meta di devoti pellegrinaggi che ravvivano la devozione dei fedeli" ha esortato ad invocare Maria senza mai stancarci: "..Maria Santissima, Madre di Dio e nostra Madre è sempre un modello attuale a cui fare riferimento nel corso della giornata per trovare nei Suoi esempi ispirazione, guida sicura, motivo di conforto e di speranza....".