La popolazione della Valmalenco nutre nei confronti della Madonna una secolare, profonda e commovente devozione come testimoniano i numerosi ex voto per le grazie ricevute.

La statua della Madonna con il Bambino, come riporta lo storico Battista Leoni, viene descritta nel 1765 da due anonimi: "..si scorge, posto su un magnifico trono dorato, il simulacro della Madre delle Grazie che porge ai visitatori il Divino Fanciullo, scolpito con tanta maestria che a stento si può dar l’idea a parole. Davvero si può affermare che l’opera è stata realizzata per ispirazione di Dio che ha seguito la mano dell’artista, perché non si può guardarla senza commozione e senza lacrime"..

"..nel tempo stesso che si travagliava da muratori, fu ingiunto all’eccellente scultore Signor Zoti di farne la statua della Madonna col Bambino tra le braccia da riporvi. E qui,dove cresce la meraviglia, che applicatosi lo Zoti al lavoro della statua, così bella, gentile, e graziosa d’aspetto e di fattezze gli è riuscita, che com’egli stesso ebbe di poi più volte a confessare, Iddio necessariamente dovea avergli regolata la mano, e lo scalpello. Né per quanto egli poi siasi adoperato, non gli è più avvenuto di farne altra che l’eguagliasse, molto meno che la superasse, portandosi in ogni annoprimolo8.jpg (33363 byte) eziandio della cadente sua età a venerarla in persona, e per così dire a specchiarsi in essa come la prima e la più perfetta tra le molte opere sue; anzi l’unica, che ha del sovraumano, e divino..."

Si trova scritto che .."Maria si manifestò subito Madre di tutte le Grazie, tanto numerose furono riportate dai pellegrini di quei primi giorni, che se ne sparse ovunque la notizia, e da ogni parte non solo dalla Valmalenco, ma di tutta la Valtellina una moltitudine di fedeli salì in devoto pellegrinaggio, al Santuario, che più tardi verrà giustamente chiamato Erario inesausto di celesti favori"...

L’anno 1882, essendo scoppiato un pauroso incendio che minacciava di incenerire tutto il paese, fu per gli abitanti di Primolo quello della grande paura. Infatti il pozzo, l’unico in paese, era a secco per la lunga assenza di piogge. Il Parroco benedì il pozzo con l’acqua benedetta del Santuario, mentre tutta la popolazione pregava la Madonna. Pare che dal pozzo incominciò a zampillare tanta acqua che spense l’incendio ed inondò le vie del paese per qualche giorno. A questo miracolo vengono attribuiti i fuochi che si accendono a Primolo in occasione della festa della prima domenica di agosto.

La statua della Vergine delle Grazie che regge il Bambino, scultura lignea finemente dorata e dipinta dallo scultore Zotti, è posta in una nicchia dorata sopra l’altare maggiore e, si tramanda che fin dall’inizio, furono numerose le grazie dispensate ai fedeli che accorrevano da ogni parte della Valtellina.