Dopo il rinvenimento del dipinto, rimasto intatto anche se il torrente Meria, gonfio per le continue piogge, aveva travolto la cappelletta che lo ospitava lungo le sue rive, una lunga solenne processione accompagnò l'immagine dalla foce del torrente Meria alla collegiata, e qui il dipinto restò fino al 1627.
Dal 1629 la popolazione di Mandello, dai più umili ai più ricchi, fece a gara per offrire al Santuario piccole o sfarzose testimonianze di fede. Particolarmente preziosi i doni del le famiglie nobili degli Airoldi e degli Sfondrati: lampade d'argento, croci, candelieri, gioielli sono le loro tangibili testimoniano di fede.
Nel 1933 il Vescovo di Como Alessandro Macchi incoronò solennemente la Vergine col Bambino. Purtroppo le due corone originarie sono andate smarrite, ma nel 1954 una nuova incoronazione riparò alla perdita.