Si tratta di un santuario piuttosto recente, sviluppatosi soprattutto dopo la prima guerra mondiale, quando quelli più antichi e frequentati di Maria Saal (Gospa Sveta), di Lussari (Sveta Visarje) e di Monte Santo (Sveta Gora) si vennero a trovare fuori dei confini nazionali, il primo in Austria e gli altri due in Italia.  Il santuario di Brezje sorge entro una suggestiva cornice di alte montagne a circa 12 km a sud-est del famoso lago di Bled e a 45 km da Lubiana. La prima chiesetta, dedicata a S. Guido, risale al secolo XV; ma, agli inizi del 1800, il parroco Urbano Azbe la ingrandì e la dedicò alla Madonna, collocandovi una copia di Maria Soccorritrice del pittore tedesco Luca Cranach, eseguita dal pittore sloveno Leopoldo Layer. Costui, durante le guerre napoleoniche, fu incarcerato e condannato a morte. In attesa dell'esecuzione capitale, egli aveva fatto voto di dipingere per la chiesa di Brezje un quadro della Vergine, se fosse stato liberato. Uscito di carcere dopo cinque anni, aveva mantenuto la promessa. L'immagine non avrebbe avuto nessuna importanza se, nel 1863, non si fossero verificate nel santuario quattro guarigioni miracolose, attribuite alla Madonna di Layer, che divenne presto meta di frequenti e numerosi pellegrinaggi. La chiesa attuale, in stile rinascimentale, fu consacrata nel 1900 dal card. sloveno Giacobbe Misija e la miracolosa immagine, solennemente incoronata nel 1907 da mons. Jeglic, arcivescovo di Lubiana, fu proclamata Patrona della Slovenia. Quando, nel 1915, oltre 12 mila patrioti sloveni furono massacrati dai comunisti nelle foreste di Kocevje, i superstiti raccontano che le invocazioni di aiuto e di perdono erano rivolte soprattutto alla Madonna di Brezje. Per comprendere l'amore degli Sloveni verso questa immagine, occorrerebbe partecipare ai loro pellegrinaggi e visitare le loro case e i loro campi, dove spesso si ammirano magnifici quadri ed eleganti edicole. Gli emigrati sloveni la venerano dovunque in Francia, Canada e Stati Uniti, e, ritenendola loro "Madonna nazionale", restano devoti alla loro fede cattolica e alla loro patria.