La città di Šaštin, con il suo
santuario della Madonna Addolorata, è il centro della pietà mariana
nella Slovacchia. All'origine di questo santuario c'è una storia
particolarmente toccante. Un nobile
ungherese, certo Imarich Czobor, detestava sua moglie, di nome Angelica. Un giorno, mentre erano in viaggio, giunti al luogo dove ora sorge il santuario, la fece scendere dalla carrozza e
l'abbandonò in mezzo alla strada.
Eravamo nel 1564. La donna
si raccomandò alla Vergine e promise di erigere sul posto un'edicola
all'Addolorata. Poco dopo il marito tornò indietro e le chiese scusa dei
malfatto. Angelica mantenne la sua
promessa. Poco più tardi, vi fu eretta
una cappella triangolare, che divenne, con l'andare degli anni, meta di
pellegrinaggio
per le guarigioni miracolose, che vi si verificavano e che venivano
riconosciute anche dall'autorità ecclesiastica. Infatti l'arcivescovo di
Ostergom, Imrich Esterházy, nominò una commissione di sacerdoti e religiosi,
perché esaminasse diligentemente i fatti. A questa se ne aggiunse un'altra,
istituita a Bratislava. Le due commissioni furono d'accordo nel riconoscere la
veridicità di ogni cosa, per cui l'arcivescovo dichiarò che la statua era
"degna di ogni venerazione". Il papa Urbano VIII confermò con un suo
decreto il giudizio arcivescovile. Perciò, il 10 novembre 1732, la statua fu
riportata solennemente nella cappella primitiva con la partecipazione
dell'arcivescovo Esterházy, di molti sacerdoti e di una folla di 20 mila
fedeli. Per la crescita continua dei pellegrini, la custodia della statua fu
affidata ai Padri Paolini, che, nel 1733, iniziarono la costruzione
dell'attuale imponente santuario a cinque navate, in stile barocco, ornato di
splendidi affreschi dell'artista francese Chamant. All'inaugurazione, avvenuta
il 15 agosto 1764, furono presenti l'arcivescovo di Ostergom Barkóczy,
l'imperatrice Maria Teresa, numerosi sacerdoti e decine di migliaia di pellegrini.
Nel 1864 fu festeggiato il terzo centenario della sua fondazione con
l'incoronazione
della statua della Madonna e di Gesù morto nelle sue braccia. Le corone d'oro
erano state consacrate dal papa Pio IX. Alla celebrazione parteciparono 300
sacerdoti e oltre 120 mila pellegrini, provenienti da tutta la Slovacchia e
dagli altri Paesi dell'Europa centrale. Nel 1924 i Salesiani divennero i nuovi
custodi del santuario e incrementarono le iniziative per attirare i fedeli:
dal mese di maggio a tutto settembre, circa 250 mila pellegrini in macchina e a
piedi si recavano ogni anno al santuario. Quando nel 1950, sotto il governo
comunista, i Salesiani furono cacciati, i pellegrini, anche se scoraggiati,
con ogni mezzo seguitarono ad affluire numerosi al santuario, soprattutto per
la festa dell'Addolorata di metà settembre. Nel 1985 ve ne accorsero circa 40
mila, di cui l'80% giovani, i quali, stretti attorno al vescovo mons. Julius
Gabris, gridarono più volte: "Eccellenza, tenga duro! Noi siamo con
lei". Nell'anno mariano 1987 visitarono il santuario numerosi pellegrini,
fra i quali Madre Teresa di Calcutta e il nuovo vescovo mons. Jàn Sokol, oggi
arcivescovo di Trnava. Ma il pellegrino più illustre è stato il papa Giovanni Paolo II il quale sabato 1 luglio 1995
celebrò la S. Messa davanti al santuario con la presenza di oltre 200 mila
fedeli giunti da tutta la Slovacchia.