La letteratura celebra l’amore verso la Madre di Dio

Nella prima metà del 1800, raccolte di canti, poesie, storie e leggende, frutto dell'amore, della venerazione e della riconoscenza verso la Madre di Dio, riapparvero in nuove edizioni nelle librerie. Diverse immagini di Maria, dopo il restauro, furono restituite alle chiese di appartenenza per la devozione dei fedeli. Questa mentalità nuova conquistò anche vescovi e pastori protestanti. 

Un’usanza nuziale mariana

In Svezia si conserva tuttora un'usanza nuziale di sapore prettamente mariano: la sposa il giorno delle nozze porta sul capo una corona preziosa, che si trasmette di madre in figlia.  Tale costume risale al Medioevo, quando la preziosa corona che recingeva il capo dell'immagine mariana, venerata nella parrocchia, veniva come prestata alla sposa per il giorno delle sue nozze; all'inizio questo gesto era inteso come augurio di fertilità, ma poi la corona venne a significare l'illibatezza della sposa.  Queste corone erano preziosissime e il re Gustavo Vasa volle appropriarsene, ma la reazione popolare fu tale che egli decise di fare marcia indietro; esigette però che si pagasse all'erario statale un "canone d'affitto" per l'uso delle corone.  In tal modo quest'usanza squisitamente mariana si è conservata finora. Si può dire in generale che la Svezia abbia conservato, più delle altre nazioni scandinave, vestigia e soprattutto tanta nostalgia del culto mariano; il che ha comportato una certa tolleranza in materia, sia da parte dell'autorità statale che ecclesiastica.  L'influsso di santa Brigida fu evidentemente duraturo. 

Nathan Soderbiom (1866-1931)

Pastore della Chiesa svedese di Parigi (1894-1901), poi professore alle università di Uppsala e di Leipzig e, infine, primate di Svezia, promosse, nel 1925, la Conferenza ecumenica di Stoccolma e, in molti suoi scritti sulla storia delle religioni, riconobbe che a Maria nel protestantesimo non era stato riconosciuto il suo ruolo di Madre del Figlio di Dio. Per merito suo molte statue e dipinti furono restituiti ai cattolici. Il suo successore, E. Eidem, qualche anno prima di essere nominato arcivescovo, aveva pubblicato un libro, in cui auspicava la necessità di riparare l'ingiustizia della Riforma nei riguardi di Maria: 

"Ma quale motivo ho io di rispondere all'appello del mio cuore quando, attraverso un impulso di sincera pietà e di gioiosa ammirazione, esso vuole salutare questa figlia di Betlemme, come la donna benedetta tra tutte? Ella è la madre del Signore, la madre del mio Signore. È qui il fondamento più profondo della mia venerazione per lei e della mia gratitudine nei suoi riguardi. Già, quando si tratta della vita naturale, una luminosità incomparabile cinge di aureola questo nome di Madre. Per un sentimento umano autentico, questa qualifica di 'Madre' e tutto ciò che ne dipende e ciò che significa, evoca qualche cosa di sacro e d'inviolabile. Il nome stesso di Madre racchiude tutto ciò che vi è di più intimo e profondo, di più delicato e di più bello, di più dolce e di più puro nella vita dell'uomo. Ti sarebbe forse possibile deprezzare tua madre e parlarne male? Vorresti cancellare la sua immagine dalla tua anima? Perciò mi sembra ovvio che, se Gesù ci è caro come nostro Signore e nostro Salvatore, dev'essere per noi una cosa scontata provare sentimenti vivi e profondi per la donna che egli chiamava sua madre, la sua propria Madre. Onorare lui e disprezzare la Madre, circondare lui di premure e trascurare la Madre, esaltare lui e abbassare la Madre, tutto questo è in pieno contrasto, soprattutto quando recitiamo il Credo degli Apostoli: 'Io credo in Gesù Cristo nato dalla Vergine Maria' ".

Sulla scorta dei vescovi, alcuni pastori nei loro discorsi anche radiodiffusi cercarono di rivalutare Maria e di persuadere i fedeli a riprendere un culto che era stato preferito dai loro avi. Il tema ricorrente per tutti era che l'umanità ha bisogno di Maria, poiché ella sola può creare santità e vita con la sua fede umile e fiduciosa.La letteratura romantica ebbe essa pure la sua influenza alla riscoperta di Maria, riprendendo gli aspetti della pietà religiosa del Medioevo: Maria, Regina del Cielo, Madre della misericordia, Mediatrice, Addolorata ai piedi della Croce. 

A. V. Rydberg

A. V. Rydberg (1828-1895), nella sua versatilità d'ingegno che va dai romanzi di avventure a opere di filosofìa, di storia dell'arte e delle religioni, trovava tempo per interessarsi della Vergine, vista tra un roseto sulla strada di Nazareth, pensosa per la sorte della sua gente e di suo Figlio: 

"Laggiù regnano la schiavitù, la violenza e le lotte: , un mondo sta morendo, roso dal peccato. , Qui, si sospira la vita eterna, , la pace sulla terra e la giustizia tra gli uomini". 

Verner Von Heidenstam

Verner Von Heidenstam (1859-1940), che nei suoi lunghi viaggi in Grecia, in Egitto, in Siria e in Palestina, ebbe l'idea di una nuova letteratura romantica accentuata di malinconia per il passato, volle rivendicare il ruolo di Maria prima della Riforma. Una statua della Vergine della chiesa di Heda, nei pressi del suo castello, gli richiama un passato glorioso di bontà infranto dalla più fredda ingratitudine. Così, trasportato dalla più dolce nostalgia, da anima e vita alla statua in legno che esprime il suo lamento: 

"I ceri! Ottocento notti di Natale, io li ho visti accendere. Figliuolo! Ascolta il mio racconto: i miei piedi, dei re li hanno baciati,  Ma ora, sono abbandonata. La polvere mi ricopre.  Durante queste dure parole, una luce appare sul muro e il poeta confuso e commosso cade in preghiera: 

"Concedimi piuttosto qualcosa di questo cuore d'oro; dammi piuttosto una goccia di questa umiltà, un sorso di tenerezza e di bontà. Dimenticata e senza nome, l'umiltà ti ha ornata e posta, con veli e corone, in alto e trionfante su di un trono, come una regina. Insegnami a venerare e a cantare tutto questo mondo immenso e luminoso che è popolato dal fruscio delle ali, dai campi, dalle montagne e da tutte le meraviglie nobili e sagge degli uomini. È un uomo di fede colui per il quale tutto è santo. Non mi domandare ciò che ti è caro: l'oro o la fama;  Va' via, o rinnegato! Solo colui che ha fede ottiene  miracoli".