L'icona della Madre di Dio del Segno, detta in slavo Znamenie, è molto significativa dal punto di vista teologico, perché si ricollega alla profezia d'Isaia: "Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele". La Madonna è rappresentata frontalmente, a figura intera o a mezzo busto, con gli avambracci sollevati, in atteggiamento di preghiera come l'Orante. Il Cristo-Bambino è dipinto sul petto della Madre, spesso contornato dalla cosiddetta "mandorla", simbolo dell'eternità e della gloria celeste. I missionari bizantini l'avrebbero portata nella chiesa russa e sarebbe divenuta celebre nel 1170 per la liberazione della città di Novgorod, ottenuta per l'intercessione della sacra icona. Gli abitanti, vistisi perduti nella lotta contro la nemica Suzdal, giorno e notte pregavano Dio e la Vergine, quando il loro arcivescovo ebbe l'idea di portare sulle mura della città, di fronte ai combattenti, l'icona, che, purtroppo, ricevuta una freccia sul suo volto, prese a lacrimare e a bagnare la pianeta dell'arcivescovo. Tutti gli assediati gridarono al miracolo e alla salvezza della città, come difatti avvenne. Nel 1352 un'epidemia di peste fu risolta per le preghiere innalzate dagli appestati davanti all'icona. In ringraziamento gli abitanti di Novgorod costruirono nel 1354 la chiesa del Segno della SS. Madre di Dio e nel 1356 vi trasferirono l'icona miracolosa, che vi rimase fino al 1478, allorché la città fu occupata dallo zar Ivan III. Nel corso dei secoli varie copie della Madonna del Segno, diffuse in tutta la Russia, si sono rese gloriose per i miracoli. Nell'agosto del 1993, in occasione del raduno dei giovani presieduto da Giovanni Paolo II, sul palco della città americana di Denver fu intronizzata l'icona di "Nostra Signora del Nuovo Avvento", una felice versione moderna dell'icona di Novgorod.