NOSTRA
SIGNORA DELLA CLEMENZA -
Varsavia
Si tratta di una forma di
devozione importata dall'Italia, precisamente da Faenza, ad opera di padre
Giacinto Orselli, nativo di quella zona e fondatore degli scolopi in
Polonia. Nel 1651, in occasione di una
pestilenza, egli fece dipingere una copia dell'immagine di Faenza, la pose in
venerazione nella chiesa del convento e ne diffuse la devozione. Il culto dei
fedeli fu subito molto intenso e si sviluppò sempre di più.
Immagini della Madonna della Clemenza sono venerate in molte città, sia polacche che lituane. Il santuario subì una lunga serie di vicissitudini: la prima chiesa, in legno, fu incendiata dagli svedesi nel 1656; la seconda fu requisita dal governo russo nel 1834 e ceduta alla Chiesa ortodossa. Gli scolopi si trasferirono nella ex chiesa dei gesuiti, ridotta in rovina.
Nostra Signora della Clemenza è un santuario che sorge vicino alla cattedrale di San Giovanni Battista a Varsavia. Costruito fra il 1609 e il 1626, fu affidato ai Gesuiti, ma, allo scioglimento dell'Ordine nel 1773, passò al clero secolare e quindi ai frati di S. Benone, ai Padri Paolini, ai Piaristi e, solo nel 1920, ritornò ai Gesuiti.
La chiesa del tardo Rinascimento ha la tipica architettura della "Scuola di Lublino": ha un'unica navata con volte a botte e lunette, coro semicircolare e abside sormontata da un'agile torre.
Durante l'insurrezione di Varsavia, nel 1944, fu seriamente danneggiata, ma fu salvo il dipinto italiano, portato da Faenza nel 1651, che rappresenta Nostra Signora della Divina Clemenza che tiene quattro frecce nella mano sinistra e tre nella destra, mentre due angeli sostengono una corona sopra il capo. Questo santuario andò distrutto nel corso della seconda guerra mondiale e venne riedificato nel 1957. Durante queste vicende la sacra immagine fu sempre salvata.
Il culto è stato sempre vivo nei secoli, poiché i cittadini di Varsavia hanno considerato sempre la Clemente Madre
di Dio loro amorevole Patrona, proclamata ufficialmente nel 1968.