NOSTRA SIGNORA DELLA SABBIA - Roermond

Nella periferia della città di Roermond, la capitale religiosa del Limbourg olandese, s'innalza il santuario mariano di Nostra Signora della Sabbia, una graziosa statuetta d'una Vergine col Bambino, dalle lunghe trecce che scendono sulle spalle, vestita d'un grande manto dalle pieghe armoniose. Accanto all'edificio, i pellegrini possono bere l'acqua miracolosa d'un pozzo e utilizzarla per lavare parti malate del corpo come, per esempio, gli occhi. 

Una tradizione racconta che, nel 1437, la statua sarebbe stata trovata in quel luogo dal pastore Wendelinus, originario polacco, il quale la sistemò sopra un albero che ombreggiava il pozzo. Presto accorsero i pellegrini a pregare la Madonna, la quale premiò la loro fede e devozione con i miracoli. Perciò il parroco di Roermond volle trasferire la statua nella chiesa parrocchiale, ma l'indomani essa fu ritrovata sull'albero. Si comprese quindi la volontà della Vergine e si costruì allora un oratorio sul luogo. La storia, che si fonda sui documenti, racconta che nel 1417 le autorità di Roermond fecero costruire alla periferia della città, presso un importante e pericoloso incrocio stradale, detto "della sabbia", un oratorio che servisse da spartitraffico, dove posero una statua della Madonna, che fu presto qualificata come "miracolosa".

Durante le guerre di dominio sui Paesi Bassi e le persecuzioni calviniste contro i cattolici, il santuario fu distrutto e poi ricostruito, la statua fu nascosta e infine portata in una cappella provvisoria, dove 1'8 settembre 1797 accolse migliaia di pellegrini. Sotto Napoleone I, nel 1802, fu possibile riaprire la cappella e ricollocarvi l'antica statua. 

Per assicurare il culto vi si posero come custodi prima tre eremiti, poi un rettore ed infine i Padri Redentoristi, che decisero di sostituirla con una nuova chiesa molto più ampia, che fu consacrata il 30 aprile 1896. Nella seconda guerra mondiale (1939-1945), il santuario fu saccheggiato e la statua ancora una volta esiliata. 

Ma, in mezzo a tutte queste tempeste della storia, il culto di Nostra Signora della Sabbia, chiamata anche "Aiuto dei cristiani", "Consolatrice degli afflitti", "Salute dei malati", è restato sempre tenace e vigoroso nell'anima dei cattolici di Roermond.