Nella cittadina di Aardenburg, situata a 10 km dalla frontiera belga e a circa 30 km da Bruges, si venera Nostra Signora del calamaio, il cui nome è derivato da un'antica leggenda.

Verso l'anno 1300, un abitante di Aardenburg fu trovato assassinato e fu accusato dell'omicidio un giovane appartenente alla Confraternita dei tintori di lana. Condannato a morte, la vigilia dell'esecuzione, il povero uomo si confessò e dichiarò la sua innocenza al sacerdote, che gli consigliò di ricorrere con fiducia a Maria. Nella notte gli apparve in sogno la Vergine con suo Figlio sul braccio, circondata da una legione di angeli che recavano un rotolo di pergamena, una penna e un calamaio. Il giovane fu svegliato dalla Madre di Dio, che gli parlò della grazia ottenuta dalle sue preghiere. Poi, Gesù, presa la penna e la pergamena mentre sua Madre teneva il calamaio, scrisse una lettera e la consegnò al giovane con l'invito di recapitarla al giudice prima di essere condotto al patibolo. La visione scomparve e l'indomani l'innocente fu rimesso in libertà. La notizia si diffuse e poco tempo dopo fu scolpita una statua intitolata a Nostra Signora del calamaio e fu posta all'esterno della chiesa per favorire l'affluenza dei pellegrini.

La storia invece testimonia che il culto della Vergine di Aardenburg risale al 1273 con un'affluenza così numerosa di pellegrini che nel 1295 il vescovo di Tournai e l'abate del monastero benedettino di Saint-Bavon di Gand domandarono a Bonifacio VII di elevare il santuario alla dignità di chiesa collegiata. Con un "Breve" del 9 luglio dello stesso anno, il papa accordò la richiesta e, il 13 marzo 1296, fu eretto il capitolo "alla gloria di Dio e della gloriosissima Vergine e Madre di Dio, sapendo che Dio ha reso celebre questa chiesa con numerosi prodigi". Fra i pellegrini si vedevano confuse insieme gente del popolo e alte personalità. Edoardo I d'Inghilterra vi si recò nel 1296, Filippo IV il Bello nel 1300, il conte Luigi nel 1330, Edoardo III d'Inghilterra nel 1340. Durante lo stesso secolo XIV, ebbero luogo nel santuario i pellegrinaggi " giustizieri". Quando i giudici emettevano le loro sentenze, invocavano la Madre di misericordia e spesso allora imponevano come pena ai malfattori quella di andare a pregare e a fare penitenza ad Aardenburg.

Durante il secolo XV, ogni anno, la statua prodigiosa veniva portata in processione; la gilda dei marinai della città le offriva due torce, quella dei calzolai un cero verde, quella dei guantai di Bruges la rivestiva di un nuovo manto di velluto; i canonici di Bruges, nelle chiese del Santo Salvatore e di Nostra Signora, dopo la processione e la Messa solenne, intorno alla statua cantavano la Salve Regina inchinandosi o scrollando la testa, per cui il popolo devoto aveva presto chiamato quella cerimonia "la processione dello scrollo".

Ma, nella seconda metà del XVI secolo, il protestantesimo arrivò anche ad Aardenburg: i pellegrinaggi furono proibiti e nel 1625 il santuario fu raso al suolo, mentre la statua fu trasportata a Bruges, dove rimase per due secoli in una vetrina protetta da una grata.

Il 30 dicembre 1792, i rivoluzionari francesi la gettarono a terra e la ridussero in frantumi. Nel 1853, il primo magistrato di Bruges volle riparare il sacrilegio e fece scolpire una nuova statua di Nostra Signora di Aardenburg in pietra bianca, identica all'antica. Dopo varie vicende, nel 1904, nella chiesa cattolica di Aardenburg riprese a fiorire il culto di Nostra Signora del Calamaio e fino ad oggi non si è mai spento.