NOSTRA SIGNORA  DI AGLONA (MADONNA NERA) - Aglona

Fra i santuari emerge quello della Madonna Nera di Aglona, divenuto oggi il principale luogo di culto mariano della Lettonia cattolica, e riveste un'importanza di carattere nazionale per la sua storia e per l'affluenza dei pellegrini.

L'immagine della Madonna che vi si venera ha origini antichissime, avvolte nella leggenda. Secondo una tradizione molto diffusa, sarebbe una di quelle dipinte da S. Luca. 

Lo zar Emanuele l'avrebbe avuta come dono da Costantinopoli e l'avrebbe portata al granduca di Lituania Vytautas, il quale la consegnò ai Domenicani di Trakai. 

Più tardi, non si sa come, l'icona andò a finire in possesso di un generale di nome Gonosevski, che l'avrebbe portata sempre con sé nelle sue imprese vittoriose per la cui celebrazione venne ad Aglona e la lasciò ai Domenicani, là presenti dal 1698. Il santuario fu una piccola chiesa di legno in mezzo ad una foresta di abeti con attiguo un convento domenicano fino all'inizio del XVIII secolo, quando fu sostituito da un edificio di pietra che fu inaugurato nel 1768; è in bello stile barocco e molto vasto.  Importante meta di pellegrinaggio anche durante e nonostante il periodo di repressione comunista, il santuario è oggi particolarmente frequentato nelle feste di Pentecoste e dell'Assunta..  

Nelle immediate adiacenze sorsero a mano a mano un ospedale, una scuola elementare, un seminario teologico e una biblioteca dotata di 5 mila volumi, fra cui molti manoscritti e pergamene.  

Ma nel 1840 il regime zarista trasformò il convento in carcere per i sacerdoti cattolici e, durante la prima guerra mondiale, divenne il quartiere generale del XXVI Battaglione della V Armata e in seguito ospedale. Solo nel 1920 esso fu restituito all'autorità ecclesiastica ed affidato al vescovo di Riga, che ne fece la sua sede. Con l’ avvento del colosso sovietico, divenne stalla di un colcos. 

In tutte queste vicende il santuario, pur senza custodi, restò sempre punto di riferimento per tanti pellegrini che, sfidando le deprimenti soggezioni, accorrevano alla "Madonna Nera" per averne conforto e sostegno. 

Il papa Giovanni Paolo II fu pellegrino  nel 1980 e nel 1993 richiamando una moltitudine di fedeli di fedi religiose diverse.