N.
S. CONSOLATRICE DEGLI AFFLITTI -
Lussemburgo
Il culto e la chiesa di Nostra Signora,
Consolatrice degli Afflitti, sono stati sempre il punto di riunione
religioso e nazionale del Granducato, soprattutto in tempi di prove e di
sconvolgimenti bellici e politici molto frequenti prima della Conferenza di
Londra dell'11 maggio 1867, quando il Granducato fu riconosciuto come Stato
indipendente.
La caratteristica del culto consiste, dal XVII secolo, nelle processioni durante l'"0ttava" annuale, di tutte le parrocchie del Granducato al santuario della capitale. Per l'occasione, la statua scolpita in legno di tiglio policromo, alta 73 cm, abbigliata all'uso spagnolo medioevale, è esposta sullo speciale "altare votivo" in ferro battuto, opera del lussemburghese Pierre Petit (1776).
La chiusura delle
solennità comporta una processione attraverso le vie della capitale con un
preciso ordine di precedenze, che fu stabilito nel 1939 e comprende ben
settantatre nomi di enti, associazioni, sindacati, Ordini religiosi,
seminario, clero secolare, il Capitolo della cattedrale, la società "Harmonie
municipale" della capitale, le bambine e i bambini biancovestiti della
prima comunione, la banda musicale dei militari, i gruppi a cavallo che aprono e
chiudono la processione alla quale fa ala una fiumana di gente, poiché ogni
lussemburghese si crede in dovere di parteciparvi attivamente con canti, con in
mano ceri e corone del rosario.
La miracolosa statua procede sotto un grande
baldacchino e sembra portata in trionfo: corona d'oro sul capo, donata da Pio
IX per l'incoronazione centenaria del 1866, col braccio sinistro regge il
Bambino in atto di benedire e con la mano destra stringe lo scettro, da cui
pende una chiave d'oro massiccio che riproduce quella della fortezza. Durante
l'anno l'immagine troneggia sull'altare maggiore della cattedrale, dove
vengono ad implorare il soccorso pellegrini del Granducato e di molte nazioni
vicine, come Francia, Belgio, Olanda e Germania.
Ogni anno si contano più di 100 mila pellegrini e numerose guarigioni e grazie.
La chiesa primitiva, ultimata nel 1621, in stile gotico con motivi rinascimentali italiani, fu dedicata all'"Immacolata Concezione" e, per favorire la devozione alla Vergine, fu fondata la "Confraternita di Nostra Signora di Lussemburgo", approvata dal papa Innocenzo X nel gennaio 1652.
Data l'affluenza sempre
crescente dei pellegrini, nel 1844 la piccola chiesa fu dichiarata dal papa
"Santuario" e negli anni 1935-1938 fu notevolmente ampliata ed
arricchita all'interno di pregevoli opere scultorie in alabastro; al di sopra
della chiesa superiore tre agili campanili si slanciano nel cielo come
"una mano che presta il giuramento d'amore e di fedeltà a Maria";
sulle campane ricorrono scritte come questa: "Patriam serva Filio Regi,
Magna Patrona" (Conserva al Figlio Re la patria, o grande Patrona).
L'ultimo restauro fu compiuto nel 1978.