La storia della Finlandia si svolse sino al sec. XIX parallelamente alla soria della Svezia. Il cristianesimo penetrò in Finlandia intorno alla metà del secolo XII per opera del re di Svezia Erik IX, il Santo, che si mise a capo di una crociata (1175) contro le tribù indigene dei Firmi per sottometterle ed evangelizzarle.

Nel 1249 una nuova crociata legò definitivamente la Finlandia alla fede cattolica ed i Domenicani poterono costruirvi il loro primo convento nella città di Abo. 

L’influenza mariana dei Domenicani

L'influenza mariana dei Domenicani fu considerevole; il culto si accrebbe sotto il vescovato di Benedictus (1321-1338) e raggiunse il massimo sviluppo nei secoli XIV e XV. Numerose chiese di pietra, a pianta quadrata o rettangolare, con basse mura rotte da piccole aperture e sormontate da un grande tetto a spioventi, furono innalzate in onore di Maria e dedicate a uno o all'altro dei suoi più noti titoli, particolarmente la Madonna Addolorata, l'Assunta e la Beata Vergine del Rosario. Non mancarono grandi chiese come quelle di Saltvik, Kimeo, Nonsiaainen, Rantanidki, Tnrku e Viborg. Inoltre ogni chiesa, a prescindere dalla sua dedicazione, possedeva una Croce trionfale per l'altare di centro e una statua di Maria su un altare o in una nicchia.

Sculture rappresentanti Maria si posero oltre che nelle chiese, nelle edicole campestri e nelle case private: ogni cristiano teneva alla sua Madonna e l'invocava immancabilmente tre volte al giorno, al suono dell'Angelus. Perfino le Amministrazioni pubbliche volevano timbri d'ispirazione mariana e ne è prova la città di Abo che conserva ancora oggi nel suo sigillo le iniziali dell'Ave Maria. 

La riforma protestante

Tuttavia, verso la metà del secolo XVI, questo fervore mariano venne a mancare, poiché la Finlandia, rimasta unita col regno di Svezia, fu costretta ad accettare la Riforma protestante imposta dal re Gustavo I Vasa (1495-1560). Fortunatamente, all'origine, essa fu meno radicale di quella svedese. Infatti lo stesso Michele Agricola, il grande riformatore nazionale, fece inserire nel suo libro di preghiere in finlandese, tutte le feste mariane. La Visitazione, chiamata festa del "Cuor di Maria", rimase giorno festivo obbligatorio fino alla fine del XVIII secolo. Statue, sculture e pitture mariane furono lasciate nei loro posti e la pietà popolare seguitò a portarvi offerte e fiori.

La Riforma prese forte piede con l'accoglimento della confessione di Augusta nel Sinodo di Uppsala (1593), per cui ogni cittadino apertamente cattolico veniva punito con l'esilio o l'esecuzione capitale.

Secondo tale indirizzo, nel 1595, furono demoliti i conventi di Valamo e di Konevits, situati sulle rive del lago Ladoga e riconosciuti celebri centri di culto mariano. 

La nuova libertà di culto

Solo nel 1721 cominciò a rivivere ufficialmente il cattolicesimo per opera dei soldati polacchi nella provincia di Viborg passata alla Russia. Bisogna arrivare al 1781 per riavere la piena libertà di culto, che permise, nel 1897, la fondazione di una parrocchia cattolica ad Helsinki.

La Finlandia è diventata indipendente nel 1917. Nel 1940, dopo l'invasione sovietica, dovette cedere all'URSS parte della Carella e altre due aree di confine.  Nel 1944 dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale dovette cedere all'URSS altre aree di confine.Nel 1948 concluse con l'URSS un patto di amicizia e di cooperazione rinnovato in seguito con la Russia nel 1992.