Questo santuario, arroccato sulle Alpi a ben 1800 metri di quota, ebbe origine dall'apparizione, avvenuta nel 1846, della Vergine a Massimino (undici anni) e Melania (quattordici anni): due ragazzi poveri e sprovveduti che stavano pascolando le mucche dei loro padroni.  In quell'ambiente povero e religiosamente degradato la Vergine si rivolse ai bambini con un linguaggio estremamente semplice: pianse e parlò  del Figlio terribilmente adirato con il popolo francese e pronto a castigarlo severamente se non si convertiva, tornando alle più elementari pratiche cristiane. Quest'apparizione, presto riconosciuta dall'autorità episcopale, turbò profondamente la popolazione e segnò l'inizio di un suo insperato ritorno alla fede e alla pratica religiosa.  Nonostante il posto disagevole, sul luogo dell'apparizione sorsero una grande chiesa di stile neo-romanico e ampi locali per i custodi e l'accoglienza dei pellegrini.