Francia,
terra di apparizioni di Maria
La
Francia, la "Figlia primogenita della Chiesa", è la terra delle
apparizioni di Maria, il paese dove i pellegrinaggi in suo onore sono più
numerosi e più frequenti, dove il suo nome ricorre in tutti gli atti pubblici e
privati prima della Rivoluzione.
La Francia vanta santuari mariani antichissimi, di cui una decina risalgono a prima del VI secolo, quindi al tempo dell'evangelizzazione in massa della popolazione celta originaria e dei nuovi sopravvenuti, i franchi in specie. Quella era un'epoca estremamente dura e confusa, in cui non si poteva andare troppo per il sottile, neanche in fatto di evangelizzazione. Il mezzo più efficace per convertire le popolazioni pagane era quello di sconfiggere le loro divinità, sostituendo nei templi e nei santuari più famosi il loro culto con quello di Cristo, della Vergine e dei santi martiri.
Carlo
Magno
Il territorio della Francia, invaso dai Celti nel secolo VII passò gradualmente sotto l'influenza della civiltà romana a partire dagli ultimi decenni del II secolo a.C. Il dominio romano, affermatosi sulla Gallia del SE con l'organizzazione della Provincia per antonomasia e completato con la grande conquista di Giulio Cesare (58-51 a.C.) rimase saldo per qualche secolo nonostante le minacce delle popolazioni germaniche d'oltre Reno. Ma con il declino dell'impero romano, anche la Gallia fu saccheggiata e occupata da varie tribù germaniche: i Franchi, i Burgundi, i Visigoti e gli Alemanni. Una prima opera di unificazione fu compiuta da Clodoveo tra il V e VI secolo d.C. che va ricordato per la vittoria da lui riportata a Tolbiacuru contro gli Alemanni. Durante la battaglia Clodoveo invocò il dio della sua sposa Clotilde, cristiana, e attribuì a questa invocazione la vittoria e per tale motivazione si fece battezzare nella cattedrale di Reims da San Remigio.Quando questo sovrano morì (511) la maggior parte della Gallia costituiva il dominio dei Franchi e il nome di Gallia poteva essere sostituito con quello di Francia.
Ma la vera grandezza della Francia comincia con Carlo Magno (742-814), il fondatore del Sacro Romano Impero. Egli fondò numerosi santuari mariani e nutrì una sincera e profonda venerazione verso la Vergine, tanto che volle essere sepolto con una sua statuetta sul petto.
Durante il suo regno nella città di
Parigi, accanto all'antica cattedrale di Santo Stefano (St. Etienne), patrono
della città, venne costruita una chiesa mariana e ben presto il culto alla
Vergine divenne prevalente rispetto a quello del Protomartire. Inizia in tal modo la gloriosa storia di
"Notre-Dame", cui ogni parigino, credente o meno, si sente fortemente
legato. La devozione degli imperatori e re francesi succeduti a Carlo Magno è
sempre stata fervida: infiniti sono i racconti che l'attestano. Uno degli episodi più sconcertanti, ma anche
più indicativi della mentalità del tempo, avvenne sotto Roberto il Pio (che
regnò fra il 987 e il 1031): in un duello contro un pretendente al trono, il
campione del re, Conte d'Angiò, portava su di sé una reliquia mariana (la
cosiddetta "veste della Vergine", evidentemente di dubbia
autenticità, ma molto venerata nel Medioevo).
San Luigi IX
Anche
san Luigi IX (che regnò fra il 1226 e il 1270) fu profondamente e sinceramente
devoto di Maria: con la sua famiglia recitava ogni giorno l'ufficio della Beata
Vergine; partendo per la crociata, affidò il suo regno alla protezione di
Nostra Signora di Pantoise. Di ritorno,
offrì una statua mariana al santuario di Puy, dono del sultano, di cui era
stato prigioniero per lunghi anni.
San Giovanna d’Arco
Nel 1428, Santa Giovanna d'Arco, una
pastorella inerme e inesperta, che si diceva inviata dalla Madonna a mettersi a
capo delle truppe nazionali, appose sul suo stendardo il motto: "Jhésus-Maria"
e, sconfitti clamorosamente gli Inglesi ad Orléans per intervento di Nostra
Signora dei Miracoli, poté far proclamare Carlo VII, re di Francia (1429).
I
re devoti a Maria
Luigi
XI (1423-1482), il re senza scrupoli, si mostrò devotissimo della Madonna in
numerose circostanze: offrì ricchi doni ai santuari mariani; emanò diverse
ordinanze per imporre a tutti i Francesi la preghiera dell'Angelus; portò
sul suo berretto una Madonnina di bronzo, che riteneva più preziosa di tutto
l'oro del suo regno. Autocrate com'era, si sottopose a un anno di dura
penitenza impostogli da S. Francesco di Paola per riparare i suoi trascorsi, e
spirò invocando la Madonna e chiedendo di essere sepolto presso la basilica
mariana di Cléry.
Francesco
I (1494-1547), oltre ad aver innalzato o ampliato numerose chiese in onore di
Maria, partecipò con entusiasmo e intensa devozione alle processioni di lode o
di riparazione alla Vergine.
Quando
a Parigi uno scellerato recise la testa di una statua di Maria, egli fu in
prima fila, a piedi nudi e a testa scoperta, nella pubblica processione di
penitenza.
Ma
Luigi XIII (1601-1643) è forse il più mariano di tutti i re francesi, poiché
testimoniò la sua gratitudine alla Madonna per le innumerevoli grazie ricevute,
erigendo in suo onore un grande altare nella cattedrale di Parigi, ordinando in
perpetuo di festeggiare l'Assunzione con la maggiore solennità possibile e
soprattutto consacrando la sua persona e tutto il suo regno alla celeste
Regina.
L'epoca
delle cattedrali
Il periodo d'oro per il culto mariano in Francia è il secolo XII: siamo all'epoca di san Bernardo, delle crociate, delle meravigliose cattedrali gotiche, della rinascita della teologia e della filosofia scolastica. La Francia è tutta un pullulare di personalità eccezionali in ogni campo. Fermenti religiosi, anche ereticali, pervadono la società del tempo; si affermano nuovi ordini monastici, come i certosini e i cistercensi. In tutto questo movimento religioso il culto a Maria è in primo piano: le nuove chiese, sia quelle dei religiosi che le cattedrali, sono quasi tutte dedicate alla Vergine. Su un totale di quattrocentocinquanta santuari esaminati, un'ottantina risalgono a questo secolo, senza contare la ricostruzione della quasi totalità di quelli precedenti.
Il sorgere e l'affermarsi, non solo in
Francia, ma in tutta l'Europa, dello stile gotico è anch'esso legato al culto
mariano: le prime otto cattedrali gotiche (Chartres, Parigi, Reims, Laon,
Rouen, Bayeux, Erveux, Amiens), iniziate tutte intorno alla metà del secolo e
in una zona ristretta della Francia del Nord, sono tutte dedicate alla Vergine.
Trionfi e crisi
Questa
intensa pietà mariana dei re e dei sudditi nel secolo seguente fu raffreddata
dall'eresia giansenista e dall'Illuminismo. Ma tutte queste idee rigoriste e
astratte non riuscirono a scalzare le basi del culto a Maria. All'inizio
della Rivoluzione, il 10 settembre 1790, Luigi XVI rinnovò il voto del suo
predecessore Luigi XIII e consacrò la Francia al Cuore Immacolato di Maria.
E durante gli anni sanguinosi del Terrore e della ghigliottina, migliaia di
persone morirono con in mano o al collo la corona del Rosario o una medaglia di
Maria; molti santuari furono distrutti e antiche statue bruciate.
Il secolo delle apparizioni
Conclusasi
la parentesi rivoluzionaria e caduto definitivamente Napoleone (1815), la
Chiesa poté finalmente riorganizzarsi, ma si trattò di ricominciare tutto da
capo e in una società largamente secolarizzata. Anche in questo importante periodo storico che segna la rinascita
della Francia cattolica, il culto mariano ebbe una funzione importante, per
certi versi determinante.
Negli
anni immediatamente seguenti alla caduta di Napoleone, fra il 1816 e il 1817,
sorsero in Francia ben quattro congregazioni religiose di ispirazione mariana:
gli Oblati di Maria Immacolata, i Maristi, i Marianisti e i Fratelli di
Maria. Ma
furono le apparizioni mariane a caratterizzare la vita spirituale dell'800
francese. La prima si verificò nel 1830
e la veggente fu Caterina Labouré, un'umile novizia delle Figlie della
Carità. La Vergine le chiese di far
coniare e diffondere una medaglia, promettendo protezione e grazie a coloro che
l'avrebbero portata. In tutto l'800 se
ne diffusero decine e decine di milioni di esemplari. Nel
1846, sulle montagne a sud est della Francia, nei pressi del villaggio di La
Salette, Maria apparve a due ragazzi: Massimino, di undici anni, e Melania, di
tredici: fra le lacrime, ella annunciò castighi e chiese un ritorno alla
pratica religiosa. Il
culmine del fenomeno si ebbe dodici anni più tardi a Lourdes, quando la Vergine, presentandosi come
l'Immacolata Concezione, apparve a Bernardetta Soubirous. Queste
apparizioni ebbero un ruolo molto importante per le numerose conversioni che
caratterizzarono il cristianesimo francese dell'800 e dell'inizio del '900: fra
di esse ci furono uomini di prestigio, come Estrade, Carrel, Huismans, Bloy,
Claudel, Maritain. Queste persone
ridiedero vitalità al cattolicesimo in Francia, che in breve tempo tornò ad
avere un ruolo di primissimo piano nella vita della Chiesa.
La prima peregrinatio Mariae
Nei
primi anni dell'ultima guerra, la statua della Madonna di Boulogne percorre la
Francia suscitando un'ondata di entusiasmo popolare. Tale peregrinatio ha termine a Lourdes il 7 settembre 1942. Ma di lì ripartì dopo che, il 23 maggio
dell'anno seguente, l'episcopato francese consacrò la nazione al Cuore
lmmacolato di Maria. L'emozione
popolare fu ancora maggiore; eccone una descrizione lasciataci dall'accademico
di Francia Robert d'Aucourt: «Trentamila chilometri sono stati percorsi, a
piedi, dai "servitori" di Nostra Signora del Gran Ritorno... Sul loro
volto, nei loro sguardi, brillava la fede delle grandi folle in preghiera del
secolo XIII».
In quel momento difficile la Francia si trovò nuovamente stretta attorno a Maria; la devozione verso di lei fu l'espressione più profonda e diffusa dell'anelito di speranza e di pace del popolo durante gli anni dell'ultima guerra. Le innumerevoli peregrinationes Mariae, che si sono tenute in tutto il mondo nel dopoguerra, hanno avuto come modello e stimolo quella di "Notre Dame du grand rétour".