CASTIGLIA  E  LEON

 

Valladolid • Falencia • Simancas • Tordesillas • Medina del Campo Toro • 

Zamora • Salamanca • Ciudad Rodrigo • Sierra de Gredos • Ávila • Castillo de Coca • Segovia • San Ildefonso/ La Granja • Sepúlveda • Peñafiel • Peñaranda de Duero • Santo Domingo de Silos • El burgo de Osma • Soria. 

La Castiglia-León è una terra vastissima che occupa l'intera area settentrionale della Meseta estendendosi a nord dei monti del Sistema Centrale, oltre ai quali si trova la Castiglia-La Mancia, terra omonima ma ben distinta sia nel territorio sia nella storia. I regni di Castiglia e Leon, pur non amici, furono riuniti nel lontano 1037 sotto la stessa corona da Ferdinando I. L'unione con Aragona e Catalogna nel 1469 diede un ulteriore impulso a questo popolo, abituato alla guerra, coraggioso e intraprendente. L'espansione conseguente andò addirittura oltre i confini del mondo allora conosciuto. Aperte le porte delle Americhe, arrivarono enormi ricchezze che furono spese per i fasti della corte, per costruire splendidi monumenti e per dare potenza all’esercito. Inariditosi questo flusso economico, la regione entrò in una profonda crisi da cui si è risollevata solo in tempi recenti. I segni del glorioso passato sono però ancora tutti presenti nelle cinese gotiche e barocche, e nei castelli che accolsero la corte più potente del mondo.

IL CLIMA E IL paesaggio

L'urea centrale della penisola iberica è occupata dall'altopiano della Meseta solcato a metà dalla linea sierra de Guadarrama, la sierra de Gredos e la sierra de Gata. L'area corrispondente alla Castiglia-León, o Vecchia Castiglia, si trova a nord della fascia dei rilievi. Il clima nelle zone pianeggianti, spesso quasi desertiche, e continentale, con inverni freddi, notti gelide ed estati molto calde, mitigate soltanto sui rilievi dalla vegetazione. 

Il Castigliano

Lingua volgare derivata dal latino, il castigliano, o spagnolo, sorse nella Spagna settentrionale e si diffuse poi in tutta l'area centrale a seguito della "reconquista". La prima opera letteraria composta in casigliano è il poema epico dedicato alla figura cavalleresca del Cid, databile attorno al 1140, mentre la pronuncia attuale si fissò a partire da.gli inizi del Seicento.  Attualmente e lingua ufficiale, oltre che in Spagna, in Messico, Perù, Argentina, Bolivia, Cile, Cuba, Colombia, Venezuela, Uruguay, El Salvador, Ecuador, Honduras e Paraguay. 

L'ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA

Nel sistema semifederale spagnolo la Castilla y León costituisce una delle diciassette Comunità autonome. Ávila, Burgos, León, Falencia, Salamanca, Segovia, Soria, Valladolid e Zamora sono le nove province. Anche se l'economia di questa regione gravita attorno a Madrid, la capitale è Valladolid. Madrid, infatti, e la sua cintura costituiscono una Comunità a sé stante. 

churriguerismo

A Madrid e in tutti i centri principali della Castiglia operò, tra XVI e XVII secolo, la famiglia dei Churriguera, architetti e scultori per più generazioni. Di origine catalana, della loro poliedrica produzione fanno parte gruppi sculturei dì soggetto sacro, piani urbanistici, progetti per edifici civili e religiosi, disegni di piazze e spazi pubblici. Dal loro nome, connesso a precise caratteristiche stilistiche presenti nelle loro opere, nasce il termine "churriguerismo" per indicare la tendenza allo sfarzo barocco e alla profusione decorativa. 

I canti GREGORIANI

I canti gregoriani furono introdotti alla fine del VI secolo da papa Gregorio Magno che ufficializzò l'antica tradizione cristiana di accompagnare le messe cantate in otto diversi modi. Da oltre mille anni, ogni mattina alle cinque nel monastero di Santo Domingo de Silos vengono ripetuti questi canti che evocano atmosfere lontane. I canti gregoriani rimasero conosciuti a pochi fino a che un disco registrato dai monaci di questo convento nel 1974 ebbe un clamoroso successo vendendo milioni di copie in tutto il mondo e diventando il caso discografico dell'anno. Da allora sono molti i curiosi che vengono fin qui per ascoltarli nella versione originale.

LA FLORA E LA FAUNA

L'allevamento e la pastorizia con la pratica della transumanza hanno comportato la scomparsa di una notevole parte della vegetazione alta in Castiglia, lasciando il terreno a ginestre, lavanda selvatica e arbusti, che nei periodi di fioritura trasformano il paesaggio in un mare colorato. Della vegetazione originaria di lecci e querce da sughero e, nelle zone montane, di querce dei Pirenei rimangono qua e là .solo sporadiche macchie. La fauna, di conseguenza, è composta da cinghiali, lepri, genette, mentre tra gli uccelli abbondano gli avvoltoi monaci, che trovano facilmente cibo in questi spazi aperti, i grifoni, i capovaccai e, sulla sierra de Gredos, qualche aquila reale.

L'ECONOMIA

Le attività produttive della Comunità si concentrano attorno a Valladolid, mentre in tutto il resto del territorio prevalgono ancora attività del settore primario, coltivazioni di frumento e segale e allevamento di ovini. Molto diffusa tra le attività artigianali è la lavorazione del cuoio. 

LA “SEMANA SANTA”: IL GRAN TEATRO DELLA PASSIONE

La Settimana Santa in Castìglia e Leòn, così come in gran parte della Spagna, è una festa dalle molte anime. La prima, e più visibile, è quella della fede, radicata nel profondo anche perché legata alla seconda anima, l'identità: essere cristiani e spagnoli, è infatti una cosa sola e la festa religiosa viene percepita come un'occasione per dichiarare apertamente, teatralmente, ciò che si è. La terza anima della Settimana Santa è la storia; non quella degli eventi ma quella del vissuto, della tradizione: gesti, vestiti, litanie e ritmi sono un impasto di culti pagani, usanze del cristianesimo medievale e forme del cattolicesimo controriformista e barocco. La quarta anima ha un nome antico e ormai desueto: si chiama partecipazione. Gli attori credono in quello che recitano e il pubblico crede in quello che vede. Un'armonia miracolosa, che riporta alle origini del teatro. La quinta anima è la più allegra di tutte. È quella dei sensi. Non c'è festa che li coinvolga a tal grado quanto la Settimana Santa. L'orecchio segue le litanie che accompagnano le processioni; l'olfatto è incantato dall'odore dei fiori di primavera, dell'incenso e della cera che invade le strade. Il tatto è la calca, ma è anche lo sfiorare le immagini sacre. Il gusto sono gli squisiti dolci di Pasqua, nel cui sapore sopravvivono gli arabi. La miriade di colori (delle tuniche, dei fiori, dei paramenti) soddisfa anche l'occhio più esigente. Questa è la Settimana Santa. 

 

NOTIZIE UTILI

         da prendere nota

·       Ufficio Spagnolo del Turismo in Italia

piazza di Spagna 55 00187 Roma tel.06 6783106, fax 06 6798272.

• via Broletto 30 20121 Milano, tel. 02 72004617, fax 02 72004318.

·       Ambasciata di Spagna in Italia Largo della Fontanella Borghese 19  00186 Roma, tel. o6 6878172, fax 06 6872256.

·       Ambasciata d'Italia in Spagna calle Lagasca 98 28006 Madrid, tel. 91 5776529, fax 91 5757776. 

QUANDO ANDARE

In qualunque stagione dell'unno è possibile un viaggio in Castiglia e Leon, basta tenere presente che in estate le regioni interne della Spagna hanno un clima torrido che rende quasi impossibile qualunque attività nelle ore più calde della giornata (d'altra parte negozi e musei sono spesso chiusi nel pomeriggio fino alle 16.30) e d'inverno le regioni montuose e alcune città, tra cui Ávila, sono soggette a un clima ugualmente poco clemente. L'ideale resta cosi la mezza stagione, anche se talvolta può essere piovosa, e in particolare il periodo di Pasqua durante il quale hanno luogo le suggestive celebrazioni per la Settimana Santa.

FORMALITÀ

Per l'ingresso in Spagna e sufficiente la carta d'identità. Come per tutti gli altri Paesi europei che hanno aderito all'accordo di Schengen, non esiste più il controllo delle persone alla frontiera. 

VALUTA

L'unità monetaria  è l'Euro  €.

TELEFONARE

• Per chiamare dall'Italia in Castiglia e León comporre lo 0034 seguito dal prefisso locale spagnolo compreso il 9 iniziale e quindi il numero telefonico desiderato.

• Per chiamare dalla Castiglia e Leon in Italia comporre lo 0039 seguito dal prefisso locale italiano compreso lo 0 iniziale e quindi il numero telefonico desiderato. 

COSA ACQUISTARE

Ciascuna delle grandi città dell'itinerario proposto presenta le sue peculiarità nel campo dell'artigianato. Salamanca è rinomata per i lavori in cuoio - sono famosi in tutto il mondo gli stivali camperos qui prodotti - Segovia per ceramiche e oggetti in vetro, mentre ad Ávila tra gli innumerevoli "gadgets" legati al culto di santa Teresa sono da provare le yemas, le "gemme", caramelle a base di rosso d'uovo.  I dolci castigliani sono comunque molti: i mantecatos al burro di Soria, le bojuoelas di Valladolid, le ciambelle, il riso al latte, le mandorle pralinate. Inseguendo i piaceri della gola non si deve dimenticare che in tutta la Castiglia è vastissima e rinomata la produzione di formaggi e insaccati.  

TIPOLOGIE ALBERGHIERE

Anche in Spagna di solito si adottano le classificazioni consuete, da una a cinque stelle. Una peculiarità tutta spagnola sono invece i Paradores de Turismo de España, hotel statali di medio-alto livello situati spesso in posizione invidiabile in antichi palazzi, castelli o monasteri.

 

INFORMAZIONI:

·       MADRID Central de Reservas en España calle Requena 3 28013 Madrid, tel. 91 5166666, fax 91 5166657.

·       aRanda DE duero Oficina de Turismo La Sal,  tel. 947 510476.

·       AVILA Oficina de Turismo plaza de la Catedral 4, tel. 9230 211387, fax 920 253717.

·       CIUDAD RODRIGO Oficina de Turismo plaza de las Amoyuelas 5, tel./fax 923 460561.

·       SALAMANCA Oficina de Turismo plaza Major 10, tel. 923 218342.

·       SEGOVIA Oficina de Turismo plaza Major 10, tel. 921 460334, fax 921 460330.

·       SORIA Oficina de Turismo pl. Ramòn y Cajal, tel./fax 975 212052.

·       VALLADOLID Oficina de Turismo plaza de Zorilla 3, tel./fax 983 351801.

·       ZAMORA Oficina de Turismo Santa Clara 20, tel. 980 531845, fax 980 533813.

 

EVENTI:

·     AVILA

15 ottobre. Festeggiamenti in onore di santa Teresa.

Pasqua. Così come in molte altre città della Castiglia, anche ad Ávila si tengono i solenni festeggiamenti per la Settimana Santa.

·       ciudad rodrigo

Febbraio, periodo di Carnevale. Carnaval del Toro: accorrono da tutta la provincia i giovani aspiranti toreri per dare dimostrazione della propria abilità tra gli stretti vicoli recintati in cui vengono fatti passare i tori.

·       salamanca

Primo lunedì dopo Pasqua. Lunes de Aguas, il "Lunedì delle Acque": segue alla Pasqua la festa nata per ragioni decisamente profane. In questo giorno, infatti, nel Cinquecento gli studenti dell'università si recavano al di là del Tormes per riaccompagnare in città con tutti gli onori le prostitute che ne erano state allontanate durante il periodo della Quaresima.

·       soria

24 giugno. Fiestas de San Juan o de la Madre de Dios: a San Pedro Manrique, nei pressi di Soria, si festeggia la notte di S. Giovanni, relitto di antichi riti pagani in occasione del solstizio d'estate. Si accendono grandi falò nella notte, attorno a cui si danza e si canta mangiando cibi e dolci speciali.

·       valladolid

Venerdì Santo. Solenne processione che conduce attraverso le vie della città 28 gruppi scultorei che raffigurano le scene della Passione.

·       zamora

Durante la Settimana Santa. I pasos, carri allegorici a soggetto sacro, sfilano per le strade scandendo l'attesa della Resurrezione.