NOSTRA SIGNORA DELLA VITTORIA
- Hostyn
In
Moravia è la Madonna di Hostyn, Aiuto e Rifugio dei cristiani, posta in
venerazione all'epoca dell'invasione dei Tartari del 1241. Questi, sconfitti
ad Olomuc dal Re boemo Venceslao I, avevano
posto l'assedio ai rifugiati moravi
sul monte Hostyn (m 736), i quali, vistisi perduti, ricorsero alla
Vergine e, quasi per incanto, ne ebbero subito l'aiuto con un violento
temporale che provocò scompiglio e fuga in campo nemico. In ringraziamento fu
edificata sul monte una cappella, che divenne ben presto meta di pellegrinaggi.
Distrutta da gruppi fanatici di calvinisti, fu riedificata nel 1625 e vi fu
collocata un'immagine di Maria con in braccio il Bambino Gesù. Ma,
poiché l'affluenza dei pellegrini era sempre in aumento, prima vi si aggiunsero
altre due cappelle, poi si costruì un grande santuario, in stile barocco, che
fu consacrato il 28 luglio 1748 dal card. Troyer, arcivescovo d'Olomuc, in
presenza di 30 mila fedeli. A partire da quella data, i principali pellegrinaggi
ebbero luogo la quarta domenica dopo Pasqua e la domenica dopo il 15 agosto.
Ogni anno vi accorrevano centinaia di migliaia di pellegrini e, in un'epoca in
cui i cristiani si comunicavano molto poco, si contarono annualmente circa 40
mila comunioni. Purtroppo
questo movimento fu interrotto sotto Giuseppe II: il 14 febbraio 1787 il
santuario fu chiuso, l'immagine della Vergine fu trasferita a Bystrica. Pur
nello squallore dell'abbandono, i pellegrini continuarono a salire sul monte
Hostyn per soddisfare la loro pietà mariana attorno ad una grande pietra
ritenuta per un antico altare. Dopo le guerre napoleoniche, la vita religiosa
riprese lentamente a fiorire e già nel 1828 si cominciò a raccogliere offerte
per il restauro del santuario, che fu consacrato il 2 luglio 1845, alla presenza
di 50 mila fedeli accorsi da tutta la Moravia. Vi fu intronizzata una nuova
statua della Madonna dal braccio destro teso in un gesto di amabile bontà e con
sul sinistro il Bambino benedicente con la mano destra e con la sinistra che
lancia dei fulmini a forma di dardi contro i nemici. Per l'affluenza dei
pellegrini fu necessario, nel 1887, affidare il servizio religioso ai Gesuiti,
che, durante l'occupazione nazista, furono imprigionati dalla Gestapo mentre
la loro casa insieme a quella dei pellegrini fu occupata dalla gioventù
hitleriana.
Ogni pellegrinaggio fu interdetto. Ma,
dopo la guerra, per ringraziare la Vergine salirono sulla santa montagna 100
mila fedeli e, nel 1948, nonostante il comunismo già imperante, si ripeté lo
stesso imponente pellegrinaggio. Per tutti gli anni sotto il nuovo regime
oppressore, che cacciò subito via i Gesuiti dal santuario, i fedeli moravi non
desistettero di recarsi al santuario e di cantarvi l'amorevole ritornello: "Madre
di Dio, voi fate sempre prodigi a Hostyn !". Questa Madonna della
Montagna rappresenta un segno di speranza per i Moravi residenti in patria
e per quelli emigrati e rifugiati in terre straniere, dove hanno innalzato in
suo onore numerose chiese e cappelle, come in Canada e negli Stati Uniti. La
chiesa attuale è dei 1748 ed è caratteristica per la sua grande cupola.