Il
Rosario
Quando
Pio IX finalmente definì il dogma dell'Immacolata Concezione, i vescovi cechi
poterono dichiarare: "Nessun fedele dubita di questa prerogativa; questa
convinzione è profondamente radicata nel cuore dei fedeli". E, nello
stesso periodo, fra le preghiere alla Madonna, raggiunse il massimo sviluppo
il Rosario. Gli artigiani lo fabbricavano soprattutto a Praga anche su
filo d'oro e d'argento e costituivano una importante Corporazione. Il Rosario
era così familiare che finiva per penetrare tutta la vita religiosa, come è
provato da un gran numero di cantici, leggende, racconti e fiabe. L'eremita lo
portava sul suo abito; nelle case era appiccato attorno all'acquasantiera,
alla croce o ad un'immagine sacra; ognuno aveva in tasca il suo, poiché era
considerato il segno distintivo dei cattolici. Si narra infatti che, nel 1729,
nei dintorni di Praga, scoprendosi, un giorno, un morto che non poteva essere
identificato, si concluse che esso non fosse cattolico perché non aveva il
Rosario con sé e quindi non venne sepolto in terra sacra.
La festa della Santa Regina o dell’Assunzione
Fra
le feste mariane la più solennizzata è l’Assunzione, che si chiama la
"Festa della Santa Regina". In Boemia esistono circa 200 chiese con
questo titolo, mentre in Moravia un centinaio. Nel Medioevo la S. Sede
concesse, per un privilegio eccezionale
a quei tempi, un'indulgenza plenaria ai fedeli che si recavano, durante la
settimana precedente l'Assunzione, alla chiesa metropolitana di Praga. A
Strakonice, alla vigilia della festa, si distribuivano ai poveri pane e favi di
miele con elemosine, a partire dal 1213 fino al 1780 e, altrove, si
benedicevano erbe e frutti della terra. A Most, nella Boemia settentrionale,
il 5 agosto, festa della Madonna della Neve, si svolgeva una
caratteristica
processione in ricordo della liberazione della città dall'assedio degli Hussiti
(1421), ottenuta per l'intercessione della Madonna. Otto ragazze vestite di
bianco attraversavano tutte le vie della città, parata a festa con drappi,
fiori, festoni e luminarie, per portare su quattro altari la statua della
Vergine
circondata da uno stuolo di fanciulle anch'esse biancovestite e con ceri in
mano. A Pilsen partecipavano le autorità cittadine e, nell'occasione,
s'intendeva
festeggiare anche la liberazione dagli Hussiti, avvenuta l’8 maggio 1434. Ma
una festa molto popolare e considerata nazionale è la Visitazione di Maria
Vergine, che l'arcivescovo di Praga, Giovanni di Jenstejn, nel 1386,
istituì
per la prima volta nella sua diocesi, fissandola al 15 giugno di ogni anno ed
elevandola al rango di festa di prima classe con ottava. Con intenzione
veramente
apostolica egli chiese nello stesso anno al romano pontefice di estenderla a
tutta la Chiesa per impetrare dalla Madonna della Visitazione, in quei tristi
tempi dell'infausto scisma d'Occidente, la ricomposizione del Corpo mistico di
Cristo, così infelicemente lacerato. La festa della Madonna Addolorata
risale al Medioevo, nata forse dal bisogno di aiuto celeste in occasione delle
guerre contro i Turchi e le conseguenti spaventose miserie.
I
santuari nel periodo nazista e comunista
Dalla fine del secolo XVIII ai nostri giorni il culto mariano subì altri ostacoli, prima da parte delle ambiziose riforme liberali dell'imperatore Giuseppe II, che chiuse e confiscò numerosi monasteri e santuari, poi, verso il 1920, da ritorni di fiamma di hussitismo e di conseguente spirito separatista da Roma. Negli anni 1938-1939, davanti all'incombere del pericolo nazista e all'inizio dell'occupazione tedesca della Cecoslovacchia, i pellegrinaggi ai santuari ebbero un grande incremento: essi divennero l'unico luogo in cui era possibile esprimere non solo la propria fede, ma anche lo spirito nazionale: i fedeli si contavano a centinaia di migliaia. I nazisti se ne resero subito conto e proibirono tali manifestazioni. I pellegrinaggi continuarono, ma per forza di cose alla spicciolata.
Passato il nazismo, ecco presentarsi un nuovo pericolo, il comunismo, che prese definitivamente il potere nel 1948. Dopo un primo periodo di relativa tolleranza, la situazione andò rapidamente peggiorando, finché negli anni Cinquanta quasi tutti i vescovi, gran parte del clero e i laici più attivi furono processati e imprigionati. I beni della Chiesa vennero confiscati, i conventi chiusi; quel poco di culto permesso fu strettamente controllato. 1 santuari rimasti aperti non poterono più ricevere pellegrinaggi organizzati.
In queste condizioni la fede
divenne, soprattutto in Boemia, una scelta che richiedeva grande coraggio e chi
la compiva si metteva praticamente fuori legge. I santuari, tuttavia,
continuarono a essere frequentati e offrirono anche un modo per recarsi in
posti lontani dal luogo di residenza sfuggendo al controllo della polizia. Tuttavia la popolazione rimase in massa
cattolica e i pellegrinaggi continuarono facendoli passare come gite
turistiche e culturali, mentre le feste venivano svolte nell'ambito delle
chiese e delle famiglie. Oggi la religione ha ripreso la sua piena libertà di
espressione e il culto mariano il suo antico fervore da dare l'impressione di
una mai interrotta tradizione.
Canzone popolare natalizia: UN
MIRACOLO DELLA VERGINE La
Vergine Maria girava per il mondo, portando sotto il cuore il figliuolo di Dio. Si
recò da un fabbro e gli disse: «Caro fabbro, lascia che io passi la notte
qui!». «Non
posso, mia cara donna, non posso.
Dobbiamo tutta la notte battere il ferro». «A che cosa lavorate, caro fabbro? Che cosa dovete battere, per rinunciare al sonno?». «Prepariamo
tre grossi chiodi per Cristo Signore, che deve nascere,,. Udendo
quelle parole, la Vergine Maria di là spaventata fuggì via. Camminò,
arrivò a una stalla vuota e, non appena varcata la soglia, partorì il figlio. Alla
stalla si recò il bimbo del fabbro. «Cullami un poco il mio infante!». «Come
posso cullarlo se non ho mani? Se non ho mani, e neppure occhi?». «Sfiora
le fasce, e avrai le mani; sfiora la greppia, e gli occhi avrai». Tornò
a casa, tornò dal babbo il bimbo, giocando con le mani, ammiccando con gli
occhi. Gli
domandò il padre: «Dove hai preso codeste manine? Le bianche manine e gli occhietti azzurri?». «Mani
e occhi mi ha dato la Vergine Maria, che ieri sera ti chiese di poter dormir qui». «Se
avessi saputo che era la Madre di Dio, l'avrei fatta riposare in un letto nuovo
e bianco. E io avrei dormito con la testa su una pietra, con la testa su una pietra, e le gambe sulle spine».
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