N. S. DELLA CONSOLAZIONE - Mariastein (Cantone di Solothurn)
Nostra
Signora della Consolazione è
venerata a Mariastein, che si trova nel Cantone Solothurn, a pochi
chilometri a sud-est di Basilea. Anziché Mariastein, la topografìa
consiglierebbe Maria im Stein, cioè la cappella di Maria "nella
pietra,,. Infatti, per trovare la statua in pietra dipinta della
Vergine con il Bambino, bisogna addentrarsi nelle anfrattuosità della roccia,
percorrere un lungo corridoio sotterraneo e discendere una scalinata di 54
gradini. Secondo la tradizione, la sua origine risale alla metà del XIV secolo
ed è dovuta ad un miracolo: un ragazzo, caduto dall'alto delle rocce nel
precipizio, fu trovato dalla madre sano e salvo, perché nel suo volo verso il
burrone era stato raccolto e salvato da una "bella signora".
Individuata la protettrice nella Vergine Maria, in ringraziamento fu collocata
nella caverna una statua di legno. Accorsero a pregarvi numerosi fedeli, tanto
che il vescovo di Basilea nominò un cappellano per l'assistenza spirituale.
Nel 1464 un incendio devastò la cappella che, appena restaurata, fu di nuovo
distrutta dai protestanti nel 1530, bruciando tutto e probabilmente anche la
statua di legno, e ostruendo tutte le vie di uscita. Ma, nel 1541, il culto
riprese a fiorire più di prima per un miracolo simile al precedente. Un giovane
gentiluomo, Hans Thüring Reich de Reichenstein, che abitava il castello
di Landskron, situato nei pressi del santuario, cadde dall'alto della roccia
nella vallata sottostante riportando solo una piccola frattura della mascella.
Fu allora che i signori di Reichenstein, già benefattori del santuario,
provvidero a restaurarlo. Nel
1638 i monaci dell'abbazia di Beinwil emigrarono a Mariastein per assicurarvi
il servizio religioso e, a poco a poco, eressero i vari edifici del monastero
e consacrarono la grande chiesa abbaziale a tre navate e a cinque arcate nel
1655. La Rivoluzione francese, il Kulturkampf (lotta fra Stato e Chiesa), il
regime nazista fecero emigrare i monaci prima in Francia, poi in Austria e
Germania. Ma finalmente, nel 1971, tornarono custodi del santuario e oggi
assistono i numerosi pellegrini, che si recano dalla "Vergine del
sorriso" per trovare consolazione e pace del cuore.