La Svizzera italiana possiede a Locarno  il più importante santuario che è quello della Madonna del Sasso.  A crearlo, nel 1480, fu un cappuccino, fra' Bartolomeo d'Ivrea, che era solito ritirarsi a pregare al sommo di un colle denominato "II Sasso", perché privo di vegetazione. Lassù, immerso in un panorama stupendo col lago Maggiore sottostante e il verde delle molte montagne circostanti, il frate cercava di collegarsi con Dio e col mondo celeste. E una notte, nel grande silenzio e nel fervore della sua preghiera, gli apparve la Madonna con indosso un manto azzurro. La Vergine lo colmò di gioia e gli chiese una cappella in suo onore. Il frate s'improvvisò muratore e costruì sul luogo un piccolo oratorio per dedicarsi con più frutto alla pratica della preghiera quotidiana. 

Ma l'oratorio divenne subito un punto di attrazione di malati nel corpo e nello spirito, i quali se ne ripartivano guariti, consolati e fortificati nella fede. A causa del ritmo sempre crescente dei pellegrini, nella prima metà del 1500 si provvide alla costruzione di un santuario e di un convento di Cappuccini per il servizio religioso. Nel 1600, sui fianchi di una gradinata di accesso, furono erette le stazioni della Via Crucis per dare al santuario l'aspetto di un "sacro monte". La forte devozione alla Madonna del Sasso e l'opera dei frati dell'annesso convento sono stati determinanti nel fortificare la fede degli abitanti di Locarno davanti alle lusinghe dei protestantesimo. 

Tra i pellegrini più illustri, si ricordano il cardinale Carlo Borromeo di Milano e il patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto, che, appena eletto papa (S. Pio X), concesse il privilegio di una Messa e di un ufficio propri per la celebrazione della festa annuale, che ha luogo la prima domenica di settembre.