(una Figlia della Croce)
In quanti
modi anche noi, Figlia della Croce, abbiamo forse pensato di accogliere quest'anno la Grazia del Giubileo: celebrazioni,
pellegrinaggi, momenti penitenziali straordinari, un impegno di vita più
fedele e coerente...
Mai
avremmo pensato alla morte come esperienza di vera, autentica GRAZIA GIUBILARE:
la morte, come benedizione misteriosa del Padre, come sequela radicale e non
equivoca del Cristo, come frutto della carità dello Spirito.
Il Signore,
attraverso la morte, ci ha scosso profondamente... e ci chiama, ne siamo certe,
a qualcosa di "nuovo", a qualcosa di "forte" per vivere
oggi la nostra vocazione da vere Figlie della Croce.
Pensavamo
di conoscere bene Suor Maria Laura. Ma ora... quanto
appare imprecisa e superficiale queste "conoscenza" di fronte al
mistero della sua morte, atto finale di un dono di sé quotidiano, umile,
discreto, instancabile. Davanti alla testimonianza radiosa della sua carità,
che proprio questa morte ha rivelato in tutta la sua autenticità e bellezza, restiamo mute e ci viene spontaneo applicare a lei quanto il
vangelo dice di Gesù che, volontariamente entra nella
sua passione:
Conoscevamo
la bontà abituale di Suor Maria Laura, la sua disarmante semplicità, il suo
lasciarsi mettere in gioco, la sua attitudine educativa, la sua cura premurosa
per le adolescenti e i giovani, le sua attenzione ai
problemi concreti della gente, la sua predilezione per gli "ultimi"
(di più: la predilezione che gli "ultimi" avevano per lei).
Ma non avremmo
mai pensato di poterla conoscere così, fino a questo punto, cioè fino alla fine. Tanti hanno scritto e parlato di lei:
telegiornali e quotidiani, interviste, sopralluoghi,
riprese, filmati. Quanto “chiasso” attorno ad una donna che nulla aveva di appariscente, di “originale”.
Una suora, una comunità inserite in un tessuto ordinario di paese, di
parrocchia.
Eppure,
man mano che i giorni passano e cominciano a svelarsi
a poco a poco le tessere di questa vicenda così drammatica e misteriosa, la sua
morte ci appare sempre più come una GRAZIA.
Suor
Maria Laura ha davvero vissuto tutti i segni giubilari.
Ha attraversato la “porta” per uscire da sé, dalle proprie sicurezze, anche
dalle proprie paure.. ed entrare nella logica della gratuità del vangelo, che
chiede di donarsi senza calcolo. Ha compiuto il pellegrinaggio verso il tempio
di Dio che è l’uomo, per incontrare, glorificare e
servire la Presenza di Cristo che abita il povero, ogni povero.
Ha
testimoniato la carità che si fa ascolto, condivisione, compassione, come
quella della Madre, in piedi, accanto ad ogni calvario umano.
Quante
cose ancora non conosciamo di questa morte santa! Ora,
Che
questa GRAZIA GIUBILARE ci converta e ci attiri totalmente, fino in fondo,
fino alla fine, da vere Figlie della Croce.